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19 Agosto 2021
10:03

Spese veterinarie: si possono detrarre e dal 2021 aumenta la soglia dello sgravio fiscale

Le spese veterinarie sono una voce sempre più importante per le famiglie italiane e per evitare di far portare il proprio animale dal veterinario solo quando sta proprio male, lo Stato è andato incontro alle famiglie portando tali spese in detrazione. Vediamo in che modo e che cifre si possono risparmiare.

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Gli animali domestici sono parte integrante della maggior parte delle famiglie italiane. Ma la loro cura e il loro benessere possono essere molto dispendiosi su un bilancio medio. Per sostenere le cure mediche, lo Stato è andato incontro alle famiglie consentendogli di portare parte delle spese in detrazione. Vediamo in che modo e che cifre si possono risparmiare.

Come detrarre le spese veterinarie con il modello 730

Le spese veterinarie possono essere detratte dalla Dichiarazione dei redditi con il Modello 730/2021, misura conosciuta come Bonus Animali 2021. Nella compilazione del 730 si devono indicare tali spese nello spazio all’interno dei righi da RP8 a RP13 del modello REDDITI PF 2020, con il codice spesa 29, dove c’è scritto “Altre spese”. Solitamente tali oneri sono già presenti nel modello precompilato dall’Agenzia dell’Entrate.

Quali spese possono essere detratte

La detrazione, per la precisione, del 19% degli importi che superano la franchigia di 129,11 euro, può essere fatta per la cura dei propri animali domestici legalmente riconosciuti, che siano da compagnia o per pratica sportiva.

Può essere richiesta per spese precise che riguardano: le visite veterinarie; gli interventi; le analisi di laboratorio; l’acquisto di farmaci veterinari sia in farmacia, sia venduti in strutture diverse, purché autorizzate dal Ministero della Salute; le spese per l’acquisto di farmaci senza obbligo di prescrizione medica.

La detrazione non spetta, invece, per le spese sostenute per la cura di animali destinati all'allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare. E quindi non saranno detraibili, anche se prescritti dal veterinario, i mangimi speciali.

Per usufruire dell’agevolazione basta rivolgersi a un centro veterinario privato, non convenzionato con il SSN, realizzando il pagamento con un mezzo tracciabile. Per gli importi corrisposti per l’acquisto di medicinali prescritti dal veterinario sarà necessario conservare soltanto lo scontrino che riporti il codice fiscale di chi sostiene la spesa e la natura di farmaco.  Il versamento della prestazione deve essere collegato alla propria tessera sanitaria.

Quanto si può detrarre delle spese veterinarie

Quest’anno c’è una novità: l’aumento delle soglie per lo sgravio fiscale, un aggiornamento molto utile per i proprietari di animali domestici. Infatti, per l’anno 2021, l’art. 1, co. 333 della Legge di Bilancio n. 178/20 ha portato da 500 a 550 euro, l’importo massimo detraibile. Da questa cirfra bisogna sottrarre la franchigia di 129,11 euro, che invece rimane a carico del contribuente e deve quindi essere esclusa dall’importo prima di calcolare la quota da portare in detrazione. Tuttavia, all’interno del modello 730 si deve indicare la somma complessiva. La detrazione non può essere richiesta per le spese che superano la soglia limite.

Quanto si può recuperare

Facciamo un esempio pratico per capire meglio: su una spesa di 500 euro (la detrazione riguarda ancora il 2020), applicando la detrazione al 19% sulla quota che eccede la franchigia, ovvero su 370,89 euro, il risparmio sarà di 70,46 euro.

Vediamo i tre casi che si possono verificare: il primo è di avere una spesa inferiore a 129,11 euro e in questo caso non si avrà nessun detrazione. Se invece si effettua una spesa che supera la franchigia di 129,11, ma resta comunque inferiore al limite massimo di 500 euro, la detrazione al 19% andrà calcolata sulla quota che eccede la franchigia. Ultimo caso, se la spesa supera invece il limite massimo di 500 euro, allora può essere richiesta la detrazione massima di circa 70 euro.

• 370,89 euro (500 – 129,11 euro) dall'1.1.2020 e la detrazione massima ottenibile è di 70,47 euro (370,89 x 19%);

• 420,89 (550 – 129,11) dall’1.1.2021 e la detrazione ottenibile è di 79,96 euro (420,89 x 19%)

Scadenze e documenti da conservare

La scadenza per il modello 730 è stata fissata al 30 settembre 2021. Per ottenere la detrazione bisognerà in ogni caso conservare alcuni documenti e precisamente: la certificazione rilasciata dall’ASL o dal veterinario nel momento dell’iscrizione dell’animale all’anagrafe.

Il cane avrà l’obbligo di essere microchippato e gli altri animali dovranno essere in possesso del pet passport, il documento obbligatorio per i viaggi all'interno della Comunità Europea che viene rilasciato dal Servizio Veterinario dell'Azienda USL ai proprietari di cani, gatti o furetti. Meglio tenere anche il certificato di adozione o la fattura dell’acquisto. La proprietà giuridica dell’animale da parte del contribuente, è fondamentale per ottenere la detrazione.

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Simona Sirianni
Giornalista
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