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14 Novembre 2023
16:35

Scoperto un coleottero con i genitali a forma di apribottiglie, che ora qualcuno vuole produrre davvero

Una nuova specie di coleottero dotata di curiosi genitali maschili a forma di apribottiglie è stata dedicata al noto marchio di birra danese Carlsberg. E per attirare ancora ulteriore attenzione sul declino degli insetti in tutto il mondo, i ricercatori stanno lavorando davvero per mettere in produzione l'apribottiglie.

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Sei nuove specie di coleotteri sono state appena scoperte in Sud America e descritte da un gruppo di ricercatori dell'Università di Copenaghen in uno studio pubblicato sul Zoological Journal of the Linnean Society. Fin qui sembrerebbe una bella notizia scientifica come altre, ma tra questi sei ce n'è anche uno con un organo sessuale dalla forma davvero molto particolare, che ha addirittura convinto i ricercatori a dedicare questa particolare specie al colosso danese della birra Carlsberg: il coleottero è stato infatti battezzato ufficialmente Loncovilius carlsbergi.

Questa nuova specie è caratterizzata, tra le altre cose, dal fatto che i maschi possiedono un organo genitale davvero unico, che ha una forma straordinariamente simile a quella di un apribottiglie. E per ribadire l'omaggio alla Fondazione Carlsberg – che da anni finanzia progetti e spedizioni scientifiche del Museo di Storia Naturale della Danimarca – qualcuno ha pensato bene di progettare un vero apribottiglie ispirato alla forma dei genitali di questo coleottero, su cui è inciso la scritta «Probably the best beetle in the world». Un chiaro riferimento al noto slogan del marchio.

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La nuova specie dedicata alla Fondazione Carlsberg, Loncovilius carlsbergi.

Si tratta chiaramente di un'evidente trovata di marketing, con cui però gli autori dello studio intendono perseguire un obiettivo più che mai nobile: attirare maggiore attenzione verso le milioni di specie ancora sconosciute che abitano il nostro Pianeta, prima che sia troppo tardi. La descrizione di queste sei nuove specie è stata possibile grazie allo studio di alcuni coleotteri appartenenti al genere Loncovilius rimasti per decenni nascosti e dimenticati tra le sale del Museo di Storia Naturale della Danimarca e in altre collezioni di insetti del mondo.

Ora, grazie a questa revisione tassonomica, il genere di questi coleotteri stafilinidi include in totale dieci specie, comprese le sei appena descritte e tutte diffuse nella regione meridionale delle Ande. Ma marketing a parte, però, proprio lo studio dei genitali riveste un ruolo fondamentale per la ricerca e la classificazione degli insetti, che molto spesso possono essere identificati e separati da specie simili solo osservando la forma dei loro genitali. Tuttavia, i ricercatori non hanno ancora la più pallida idea del motivo per il quale gli organi sessuali di Loncovilius carlsbergi si siano evoluti in questo modo.

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Disegno dei genitali maschili di Loncovilius carlsbergi, che visti lateralmente sembrano proprio un apribottiglie. Illustrazione da Reyes–Hernández et al., 2023

Anche perché, più in generale, si sa davvero molto poco dei coleotteri Loncovilius, che vivono esclusivamente in Cile e Argentina. Ma considerando che si nutrono di fiori, sono ritenuti piuttosto speciali all'interno della loro famiglia, poiché la stragrande maggioranza delle altre specie sono predatrici e vivono muovendosi a terra tra le foglie morte, sotto le cortecce o sui funghi. Gli autori dello studio, guidati da José Reyes-Hernández, sospettano quindi che questi coleotteri svolgano un ruolo molto importante per le dinamiche ecologiche degli ecosistemi.

Per i ricercatori è perciò molto preoccupante che non si sappia quasi nulla di questi coleotteri anche perché, sfortunatamente, sappiamo invece bene che molte specie possono addirittura estinguersi ancor prima di essere scoperte. I cambiamenti climatici sta accelerando in maniera allarmante la crisi della biodiversità che probabilmente coinvolgerà anche i coleotteri appena scoperti. Le simulazioni elaborate dagli scienziati dimostrano infatti che almeno tre specie di Loncovilius sono già a rischio estinzione, perché il clima che cambia rapidamente altererà fortemente più della metà del loro habitat entro il 2060.

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Rendering di un apribottiglie in acciaio ispirato ai genitali maschili di Loncovilius carlsbergi. Illustrazione di Mads Krabbe Sørensen

Le specie viventi si stanno estinguendo a ritmi innaturalmente rapidi. Secondo alcune stime ogni giorno scompaiono per sempre fino a 150 specie. Allo stesso tempo, la stragrande maggioranza delle piante e degli animali, compresi molti di quelli che scompaiono, rimangono completamente sconosciuti e senza neppure un nome ufficiale. I ricercatori sperano quindi che il curioso "pene" di Loncovilius carlsbergi a forma di apribottiglie, possa quindi attirare finalmente maggiori fondi e un interesse più ampio per la biodiversità e in particolare per gli insetti e il loro futuro.

È fondamentale riconoscere la vasta ricchezza di specie ancora da studiare intorno a noi, prima che sia troppo tardi e i ricercatori vorrebbero che le persone in tutto il mondo parlassero maggiormente della crisi che sta affrontando la biodiversità in tutto il pianeta, anche grazie a scoperte scientifiche come questa che sarebbero passate inosservate senza questa singolare maniera di presentarle al grande pubblico. Nel frattempo, i ricercatori – che ne hanno già realizzato uno in acciaio inossidabile – stanno ora lavorando davvero per mettere in produzione l'apribottiglie ispirato ai genitali di Loncovilius carlsbergi.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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