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12 Luglio 2021
17:04

Uno scarabeo australiano è in grado di camminare a testa in giù attaccato sotto la superficie dell’acqua

Un ricercatore in Australia ha scoperto accidentalmente e filmato un coleottero in grado di camminare a testa in giù appiccicato alla parte inferiore della superficie dell'acqua. Questo comportamento mai visto prima d'ora, potrebbe servire all'insetto per restare lontano dai predatori che vivono sul fondo.

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Uno scarabeo australiano è in grado di camminare a testa in giù sfruttando la parte inferiore della superficie dell'acqua. Non è un trucco di magia ma un'incredibile capacità scoperta per caso e filmata per la prima volta da John Gould, il ricercatore che ha descritto questo comportamento sulle pagine della rivista Ethology insieme a Jose. W. Valdez. Il coleottero, rimasto per ora non identificato ma probabilmente appartenente alla famiglia Hydrophilidae, non è certamente l'unico insetto in grado di sfruttare la tensione superficiale per camminare sull'acqua, ma lo fa sicuramente in modo a dir poco spettacolare.

Le immagini del coleottero in grado di camminare a testa in giù sotto la superficie dell'acqua. Da John Gould e Josè W. Valdez (2021)

La scoperta per puro caso

John Gould, dottorando alla University of Newcastle, si trovava tra le montagne della catena montuosa del Watagan, nel Nuovo Galles del Sud, per studiare le rane che vivono nella zona, quando improvvisamente ha notato per puro caso un minuscolo insetto in una pozzanghera. Inizialmente il ricercatore pensava che il coleottero, come fanno per esempio i ditischi, stesse semplicemente nuotando. Guardandolo con maggiore attenzione si è accorto però che non stava affatto nuotando ma camminando attaccato alla parte sottostante alla superficie dell'acqua. Secondo gli scienziati l'insetto riesce a farlo intrappolando uno strato d'aria tra l'addome e la superficie e utilizzando degli organi specializzati sulle zampe che gli consento di creare bolle d'aria, evitando così di rompere la tensione superficiale.

La parte più sorprende, secondo Gould, è stato notare con quanta facilità il coleottero era in grado non solo di camminare ma persino di restare fermo, quasi come se stesse muovendosi su una superficie solida come il vetro. Questo comportamento, tanto bizzarro e spettacolare, potrebbe servire al coleottero per restare lontano dal fondo, dove si muovono la maggior parte dei predatori.

Gli altri insetti che camminano sull'acqua

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Alcuni gerridi nella classica postura a X delle zampe

Di insetti che camminano sull'acqua ne esistono in abbondanza. Tra i più famosi ci sono i gerridi, una famiglia di emitteri composta da oltre 1700 specie presenti praticamente in ogni specchio d'acqua. Tutto il loro corpo è ricoperto di minuscoli peli idrofobi che consento a questi piccoli insetti di pattinare letteralmente sul pelo dell'acqua con un'agilità davvero notevole senza praticamente mai affondare. Alla stessa famiglia dei gerridi appartiene anche un piccolo gruppo di insetti ancor più spettacolari: i pattinatori del mare, gli Halobates.

Al genere Halobates appartengono una quarantina di specie considerate gli unici veri insetti marini. La maggior parte delle specie vive lungo le coste tropicali di tutto il mondo, ma esistono alcuni Halobates in grado di vivere persino in oceano aperto. La cosa più stupefacente è che non avendo ali passano la loro intera esistenza in quei pochi millimetri di mondo a contatto tra la superficie del mare e l'atmosfera. Quando devono riprodursi le specie costiere depongono le uova sulle rocce, mentre quelle oceaniche sfruttano qualsiasi oggetto galleggiate alla deriva, comprese le isole di plastica e spazzatura prodotte dall'uomo. Una volta schiuse, le larve si sviluppano appena sotto la superficie dell'acqua o, al contrario, appena sopra. Quest'ultime trascorrono praticamente l'intera loro esistenza a scivolare sul mare senza sostanzialmente mai bagnarsi.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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