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29 Dicembre 2020
18:00

Scoperta una nuova specie di irace arboricolo?

Gli iraci arboricoli sono mammiferi schivi, notturni e apparentemente solitari. Si conosce davvero poco sulla loro biologia e sul loro stile di vita ma un nuovo studio sui richiami effettuato in Africa Orientale potrebbe aver individuato una nuova specie ancora completamente sconosciuta.

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Gli iraci o procavie sono un piccolo ma curioso gruppo di mammiferi vagamente simili a roditori distribuiti prevalentemente in Africa e Medio Oriente. Sono animali di taglia media, solitari, elusivi e difficili da studiare, a causa delle loro abitudini prevalentemente notturne. Solitamente vengono riconosciute cinque specie appartenenti a questo gruppo ma un nuovo studio sulle vocalizzazioni dei mammiferi notturni effettuato dai ricercatori dell'Università di Helsinki in Kenya potrebbe aver scoperto una nuova specie di irace arboricolo: i loro richiami sarebbero diversi da tutti gli altri.

Chi sono gli iraci

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Procavia delle rocce (Procavia capensis)

Gli iraci sono animali molto particolari con caratteristiche uniche tra tutti i mammiferi. Come i roditori, i carnivori o i chirotteri occupano sul grande albero della vita un ramo evolutivo tutto loro chiamato Hyracoidea. Apparentemente potrebbero sembrare simili a una marmotta o a una cavia ma in realtà sono più strettamente imparentati agli elefanti e ai sirenii, come lamantini e dugonghi. Sono animali prevalentemente erbivori, solitari e notturni con abitudini arboricole o rupicole. Conosciamo cinque specie appartenenti a questo raggruppamento:

  • La procavia delle rocce (Procavia capensis);
  • La procavia delle steppe (Heterohyrax brucei);
  • L'irace arboricolo meridionale (Dendrohyrax arboreus);
  • L'irace arboricolo occidentale (D. dorsalis);
  • L'irace arboricolo orientale (D. validus);

Vivono tutti esclusivamente in Africa a eccezione della procavia delle rocce, diffusa anche in Medio Oriente.

Lo studio: una quarta specie di irace arboricolo?

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La possibile nuova specie di irace arboricolo (Dendrohyrax sp.). Foto di Hanna Rosti

Uno nuovo studio pubblicato su Diversity da Hanna Rosti e colleghi dell'Università di Helsinki ha analizzato le vocalizzazioni notturne di vari animali che vivono in Africa Orientale e tra questi c'erano anche gli iraci arboricoli. Negli animali solitari, notturni e arboricoli i canti e le vocalizzazioni possono rappresentare l'unico strumento comunicativo per entrare in contatto con esemplari della propria specie e rivestono quindi un ruolo fondamentale, spesso distintivo per ogni specie. I ricercatori hanno registrato e analizzato questi richiami e, confrontandoli con quelle di altre popolazioni di iraci arboricoli, ritengono che siano sufficientemente differenti da poter essere attribuite a una specie ancora sconosciuta che vive nelle foreste dei monti Taita, nel sud del Kenya. I richiami registrati, che sono stati chiamati "schiocchi strangolati", sono molto potenti e possono superare i 100 decibel.

File audio 1: Lo schiocco strangolato di un irace arboricolo di Taita

Secondo i ricercatori alcune di queste vocalizzazioni sarebbero canti utilizzati dai maschi per attirare le femmine nel periodo riproduttivo. La complessità e la forza di questi richiami, che possono durare fino a 12 minuti, potrebbero suggerire un comportamento sociale molto più complesso di quello conosciuto per questi animali.

File audio 2: Un estratto del canto di un maschio di un irace arboricolo di Taita

I monti Taita in Kenya

Nuove specie e prospettive

Poco o nulla si sa sull'ecologia e l'etologia di questi animali, e per confermare la scoperta di una nuova specie serviranno certamente studi più approfonditi su DNA, morfologia e comportamento. Tuttavia la notizia di una possibile nuova specie di mammiferi, il gruppo forse meglio conosciuto tra tutti gli animali, non può che stupire e alimentare inevitabilmente quelle ataviche fantasie di esplorazione e conoscenza presenti in ognuno di noi. Questa nuova possibile scoperta pone l'uomo, per l'ennesima volta, di fronte alla bellezza ancora in gran parte sconosciuta del mondo naturale, che chissà quante altre sorprese meravigliose ancora ci riserverà.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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