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18 Ottobre 2022
12:46

Salvati 8 simil Pitbull chiusi in un negozio dismesso a Napoli: ora potranno essere adottati

Un gruppo di simil Pitbull sono stati salvati a Napoli dall'Ampa. Gli animali erano stati lasciati chiusi dentro da un uomo per giorni, senza cibo e tra le loro deiezioni. Ora aspettano di trovare una famiglia.

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pitbull

Un gruppo di simil Pitbull è stato salvato dall'Ampa nel corso di un'operazione in sinergia con le Forze dell'ordine e il personale dell'Asl nel centro di Napoli.

Si tratta di una storia di maltrattamento animale e anche di profondo disagio sociale. Il protagonista è un uomo di mezza età con problemi psichici che viveva con i suoi cani all'interno di un negozio dismesso in via Arenaccia di proprietà dei suoi familiari.

«L'uomo era stato denunciato in passato per aver aggredito dei suoi parenti – racconta a Kodami Fabrizio Procope, presidente dell'Ampa – Aveva perso tutto, l'unica compagnia che gli restava erano i cani, inizialmente una coppia di simil Pitbull».

Il rapporto che le persone ai margini della società stringono con i loro animali a volte è quel che resta di un legame con il mondo degli affetti. Tuttavia, quando questa relazione è insana assume i connotati del possesso e della violenza.

L'uomo infatti da quando ha scoperto di essere gravemente malato e di doversi recare in ospedale ha scelto di chiudere i suoi cani all'interno del negozio, privo di finestre, spezzando le chiavi all'interno delle serrature, in modo che nessuno potesse entrare.

«Credo che non si rendesse conto che quel comportamento li avrebbe condannati a morte certa – sottolinea Procope – Fatto sta che se non fossimo intervenuti i cani sarebbero certamente morti».

Gli animali sono rimasti per quattro giorni all'interno dell'ex negozio senza mangiare e tra le loro deiezioni. A chiamare l'Ampa è stato un parente dell'uomo, a conoscenza della situazione dei cani. Anche i vicini del 50 enne però si erano accorti che qualcosa non andava. Il negozio si trovava all'interno di un palazzo e l'accumulo di deiezioni avevano otturato il pozzetto di scolo del palazzo. «La coorte si era allagata – racconta il presidente Ampa – e venerdì 14 ottobre sono intervenuti i Vigili del Fuoco che sono riusciti ad aprire la porta più esterna e a dare da mangiare ai cani, lasciandoli però lì. Il sabato siamo arrivati noi per portarli via da quell'inferno».

Quando i volontari dell'Ampa e le Forze dell'ordine hanno aperto la porta, quello che si trovano davanti è stato uno spettacolo raccapricciante. «Ne ho viste di cose – dice Procope – ma la puzza, e il degrado in cui erano stati lasciati senza neanche un filo d'aria era indescrivibile».

Chiusi lì dentro c'erano ben 8 cani. Un maschio, due femmine, e 5 cuccioli di età compresa tra i 3 e i 5 mesi.

L'uomo, fa sapere l'associazione, sarà denunciato per il maltrattamento degli animali, e anche i suoi parenti a conoscenza della situazione, e a cui è riferibile la proprietà della struttura, hanno rischiato di essere denunciati per il medesimo reato.

I cani adulti sono stati portati al canile sanitario dell'Asl Napoli 1. I cuccioli invece sono stati affidati ad associazioni e volontari del territorio che stanno cercando delle famiglie consapevoli che dopo l'orrore possano dargli un contesto e una relazione sana.

Troppo spesso, infatti, i Terrier di tipo bull vengono presi da persone che hanno scarsa consapevolezza della storia e delle caratteristiche di questa tipologia di cani. Kodami ha fatto chiarezza sulla storia e sui pregiudizi di cui i Pitbull sono vittima in un video con l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio e la veterinaria esperta in comportamento Elena Garoni, entrambi membri del comitato scientifico del nostro magazine.

Per informazioni sulle adozioni contattare le pagina Facebook: Le amiche di Lu e Antonella Sopito.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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