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3 Dicembre 2023
10:02

Salvata una rara tartaruga aracnoide abbandonata in un giardino a Nichelino

Trovata in gravissime condizioni a Nichelino, in provincia di Torino, una tartaruga aracnoide, una specie rarissima e a rischio estinzione. Ora l'animale sta bene ed è stato trasferito in una struttura zoologica. Si ipotizza che sia stato portato in Italia illegalmente e poi abbandonato.

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È stata ritrovata da un cittadino in un parco di Nichelino, Comune in provincia di Torino, in gravi condizioni di salute tanto da aver avuto bisogno di cure per più di un mese. Ora però, dopo l’intervento del Canc, il Centro animali non convenzionali di Grugliasco, l’esemplare di tartaruga aracnoide, una specie rarissima e a rischio estinzione, sta bene ed è stata trasferita in una struttura zoologica adeguata.

La Pyxis arachnoides è originaria della costa meridionale del Madagascar, vive nella radure delle foreste tropicali e nelle boscaglie aride e si adatta con grande difficoltà alla vita in cattività.

Cosa ci facesse abbandonata in un giardino di Nichelino è ancora da scoprire ed è una domanda alla quale dovranno trovare risposta i Carabinieri forestali del nucleo Cites che l'hanno recuperata e portata al sicuro. Il motivo più probabile è che si tratti del solito souvenir esotico portato in Italia, diventato poi un peso e quindi abbandonato.

«Un gesto criminale da condannare con forza», ha dichiarato Valentina Cera, consigliera comunale di Nichelino, che trova d’accordo chi ogni giorno si prende cura degli animali e continua a doversi imbattere in questi eventi di grande superficialità che provocano, però, gravi danni agli animali.

La Lista rossa IUCN classifica la Pyxis arachnoides come specie in pericolo critico di estinzione, ma nonostante il suo commercio sia vietato in Madagascar, la specie rimane comunque ampiamente contrabbandata sia come cibo, che come animale domestico esotico importato illegalmente.

Delle sue abitudini in natura non si conosce praticamente nulla se non che il suo declino, appunto, è costante a causa della scomparsa degli habitat originari. Ma anche l’introduzione di animali – come ad esempio il Potamochero, una sorta di grosso maiale selvatico – ha contribuito alla sua scomparsa. Una introduzione che, nelle intenzioni del governo malgascio, dovrebbe servire da riserva di proteine per le popolazioni locali.

In Italia, diverse istituzioni, tra cui l’Acquario di Genova, hanno attivato progetti di riproduzione e reintroduzione della specie per incrementare i numeri delle popolazioni selvatiche. È chiaro, però, che tutto il lavoro di conservazione, viene in parte vanificato dal contrabbando delle specie protette, uno dei più importanti business sul Pianeta e drammaticamente in crescita, secondo l’allarme lanciato dall’Interpol.

Accanto, infatti, a un mercato regolato dall’accordo internazionale firmato a Washington per proteggere piante e animali a rischio di estinzione, c’è tutto un mondo che opera fuori dalle regole per soddisfare collezionisti senza scrupoli e amanti delle rarità. Ad alimentare il fenomeno, poi, i social che facilitano i contatti tra venditori e compratori, attraverso annunci di vendita su siti specializzati che offrono la possibilità dell’inserzione senza chiedere alcuna documentazione Cites.

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Simona Sirianni
Giornalista
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