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9 Maggio 2022
16:15

Importazione e detenzione di animali esotici in Italia: nessun divieto assoluto nella nuova legge

No al divieto assoluto di detenzione delle specie esotiche: il Parlamento apre alla regolamentazione ed esclude un divieto assoluto nella nuova legge.

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pappagallo

Gli animali esotici potranno continuare ad essere detenuti in cattività, ma non tutti e non in maniera indiscriminata. Gli schemi di decreti legislativi approvati dal Parlamento stabiliscono una serie di regole per importazione, detenzione e commercializzare gli animali esotici.

È così sfumata l'ipotesi del divieto assoluto ipotizzato alla vigilia dell'8 maggio 2022, quando sarebbero dovuti essere messi fuori legge tutti gli animali esotici, anche quelli entrati a far parte della vita domestica di migliaia di persone come canarini, pappagalli, pesci esotici e altri.

Soddisfatti i migliaia di appassionati, medici veterinari e operatori del settore che si sono riuniti nella community "Esotici, ma familiari": «Vittoria!!Per gli animali selvatici ed esotici da compagnia non cambierà nulla! Lo schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri prevede che potranno ancora essere conservati, commercializzati e importati! Milioni di esemplari che fanno parte della nostra vita, così come il lavoro di migliaia di aziende e decine di migliaia di persone sono salvi, il tutto senza nessun rischio per l'ambiente e la salute delle persone e degli animali».

Al termine dell'accesa discussione parlamentare ha prevalso l'approccio regolamentatore caldeggiato dalla Società Italiana Veterinaria per Animali Esotici (Sivae). Il presidente della Sivae, Stefano Cusaro, in udienza al Senato aveva appoggiato la sostituzione del termine "divieto" con "regolamentazione", in modo da operare una distinzione all'interno della macro categoria della fauna esotica esistente tra specie adatte a vivere in casa e altre per la cui detenzione sono previste pene severe.

«L'importanza di una regolamentazione sanitaria e di corretta detenzione di specie animali che per l'Unione Europea sono considerate "animali da compagnia" a tutti gli effetti. Un divieto scientificamente insostenibile e normativamente impossibile da attuare», aveva segnalato Caruso insieme al numero uno dell'Anmvi, Marco Melosi.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare, dunque, una serie di decreti legislativi di attuazione di disposizioni europee che adesso andranno alle Camere per l’approvazione. Il decreto introduce norme relative all’adozione di principi e criteri direttivi specifici per quanto riguarda gli animali selvatici ed esotici detenuti in cattività e gli animali da compagnia.

In particolare, per quanto riguarda gli animali selvatici, il testo definisce le disposizioni e i vincoli per i detentori di tali specie.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine dei dibattimenti ha appoggiato questo orientamento proponendo l'istituzione di una "white list" di animali che potranno continuare a vivere in casa, mentre altri, come ad esempio i pipistrelli, saranno esclusi da ogni commercializzazione e possibilità di detenzione.

Lo scopo alla base della revisione della normativa vigente è duplice: da una parte ridurre il rischio di focolai di zoonosi, dall'altra l'inasprimento di norme penali volte a punire il commercio illegale di specie protette.

Un approccio che ha incassato il parere positivo anche di molte associazioni animaliste come la Lav: «È un secondo importante risultato della nostra campagna #ACasaLoro per fermare la cattura in natura e la riproduzione in cattività degli animali esotici, selvatici e ibridi. A tutela di tutti, sarà infatti finalmente possibile impedire nuovi ingressi, per la detenzione nelle case degli italiani di questi animali fra i quali addirittura una specie di pipistrello, quello ‘della frutta’ fino a oggi liberamente commerciabile», ha detto Gianluca Felicetti, presidente Lav.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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