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8 Settembre 2021
11:52

Ridere come una scimmia: i bambini lo fanno per davvero

Una ricerca pubblicata recentemente su Biology Letters ha indagato la risata nei bambini della nostra specie, che emerge intorno ai tre mesi, dimostrando che assomiglia maggiormente a quella delle grandi scimmie che degli adulti umani, mostrando poi un cambiamento con il tempo. Probabilmente i bambini imparano dai loro genitori.

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Ridere, ridere e ridere: questa è probabilmente una delle espressioni più soddisfacenti che la nostra specie può mostrare quando vuole esprimere uno stato emotivo positivo come il divertimento, la contentezza e la felicità. La risata è generalmente qualcosa di spontaneo, non dobbiamo "pensare di ridere" prima di farlo ed è un comportamento anche intrinsecamente sociale, ossia avviene spesso in contesti di interazione con gli altri. Ridere infatti svolge anche un altro importante ruolo: farlo insieme a qualcuno può rafforzare i legami sociali, cosa che aveva probabilmente capito lo scrittore Tommaso Ferraris, quando scriveva: «Mi dissero che per farla innamorare dovevo farla ridere… Ma ogni volta che ride, m'innamoro io!».

Uno studio pubblicato recentemente su Biology Letters ha indagato la risata nei bambini della nostra specie, che emerge intorno ai tre mesi, scoprendo che è più simile a quella delle grandi scimmie che degli adulti umani, mostrando poi un cambiamento con il tempo.

Lo studio: le risate infantili vengono prodotte maggiormente durante l'inspirazione

Il team internazionale di ricercatori ha raccolto clip audio di risate infantili, dell'età compresa tra i 3 e i 18 mesi, da siti internet come YouTube e fonti personali e clip di risate adulte. Hanno poi fatto ascoltare queste registrazioni a 102 principianti e 15 esperti fonetici, ripetendo poi l'esperimento includendo solo i primi. I partecipanti, dopo aver familiarizzato con gli audio, hanno risposto a un questionario in cui dovevano valutare se la risata era prodotta durante l'inspirazione o l'espirazione, quanto era piacevole e se era contagiosa. I risultati sono stati sorprendenti: le risate infantili erano maggiormente percepite come prodotte durante l'inspirazione e più i bambini erano grandi, più la risata era energica. Inoltre, più l'età dei bimbi aumentava, più le risate sembravano prodotte dall'espirazione. Infine le risate prodotte durante l'espirazione erano più piacevoli e contagiose.

I bambini ridono come gli scimpanzé

Questo studio dimostra che le risate dei bambini molto piccoli sono più simili a quelle dello scimpanzé (Pan troglodytes), che le emette come le altri grandi scimmie sia durante l'espirazione che l'ispirazione, che degli adulti umani, che le produce invece solo durante l'inspirazione. Inoltre, più i bambini crescono, più la loro risata comincia a essere prodotta durante l'inspirazione, assomigliando maggiormente a quella dell'uomo adulto.

I ricercatori suggeriscono che ci possono essere due spiegazioni a questa scoperta. La prima è che il tratto vocale dei bambini assomiglia inizialmente a quello dei primati non umani e i piccoli non ne hanno ancora il controllo. Durante il corso del tempo, ossia durante i primi anni, il tratto vocale cambia e i bambini riescono a controllare maggiormente le loro emissioni vocali. La seconda è invece che i bambini con l'avanzare dell'età imitano i suoni prodotti dai genitori o da chi si prende cura di loro e adattano così le loro vocalizzazioni, producendole maggiormente durante l'espirazione, in modo tale da indurre un effetto più positivo nell'ascoltatore. Questa ricerca mostra nuovi indizi sull'ontogenesi della risata umana e ulteriori ricerche potranno dirci di più sullo sviluppo di questa interessante espressione sia nei primati umani che non.

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