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Kodami Call

Cosa succede se si fanno quattro chiacchiere sui cani con Chat GPT

ChatGPT-3 è un nuovo modello di intelligenza artificiale, sviluppato da OpenAI, che sfrutta quello che c’è nel web per rispondere a domande in modo coerente. Abbiamo chiacchierato con lei riguardo ai cani e al loro futuro, ecco cosa ci ha risposto.

27 Gennaio 2023
11:00
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Membro del comitato scientifico di Kodami
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ChatGPT è un nuovo modello di intelligenza artificiale, sviluppato da OpenAI. Fa parte dei modelli GPT-3 (Generative Pre-trained Transformer 3), modelli di intelligenza artificiale basati su una tecnica di deep learning, che utilizza una rete neurale per analizzare e comprendere il significato di un testo.

Senza entrare troppo in dettagli tecnici, possiamo dire che GPT-3 è un complessissimo software di Intelligenza Artificiale specializzato nella generazioni di testi, ma non solo.

In sostanza è in grado di emulare l’essere umano, componendo testi in modo creativo che difficilmente possono essere distinti da quelli di una persona reale. GPT-3 ha superato più volte il famoso test di Turing, chattando con migliaia di persone su un social, per diversi giorni, senza che le persone si rendessero conto che dall’altra parte del monitor l’interlocutore era una macchina e non un essere umano. Con i suoi miliardi di parametri il software è in grado di auto-apprendere sfruttando tutta la conoscenza a disposizione in Rete e utilizzandola per comporre frasi e brani, anche lunghi, in modo molto realistico.

Nonostante quello che potrebbe dire, però, in realtà ChatGPT-3 non è un’entità pensante in senso generale ma sfrutta quello che c’è nel web per rispondere a domande in modo coerente, per completare testi dopo aver ricevuto un incipit, simulando lo stile di scrittura ed è persino in grado di inventare narrazioni realistiche o fantasiose. Ma non ha opinioni sue, tutto è il frutto di una rielaborazione di quello che già esiste: non siamo ancora di fronte ad Hal 9000 di "Odissea nello spazio", almeno per ora.

Incuriosito da questa AI di terza generazione (il 3 nel nome indica che si tratta per l’appunto della terza generazione di GPT, acronimo per Generative Pre-trained Transformer) ho deciso di farci una chiacchierata via chat, parlando – manco a dirlo – di cani. È chiaro che ci sono ancora dei limiti, e in parte dipende certamente anche dai miei nell’interloquire con una AI e vedrete che ci sono infatti alcune contraddizioni. La AI ha sicuramente qualche limite nel comprendere sempre il contesto, ma ecco cosa ci siamo detti:

[…]

L.S.: Vorrei parlare con te del futuro dei cani

AI: Siamo d'accordo che i cani sono meravigliosi e siamo sicuri che il futuro dei cani sarà altrettanto brillante!

L.S.: Non pensi che i cani saranno sostituiti da robot domestici simili a loro?

AI: No, non credo proprio che i cani saranno sostituiti da robot. I cani sono creature viventi e uniche, e penso che sempre più persone si rendano conto di quanto siano speciali. Inoltre, i cani sono in grado di fornire un affetto e una compagnia che i robot non potranno mai eguagliare.

L.S.: Molte persone però oggi trattano i cani come se fossero macchine…

AI: Sì, purtroppo questo è un problema che affligge molte persone oggi. Ma penso che sempre più persone si rendano conto dell'importanza di trattare i cani come creature viventi e non come oggetti.

L.S.: Secondo te un’intelligenza artificiale potrà mai dare affetto?

AI: Penso proprio che sia possibile per un'intelligenza artificiale fornire affetto. Le intelligenze artificiali sono in grado di imparare e di adattarsi rapidamente, quindi se saranno programmate per dare affetto, penso che saranno in grado di farlo molto bene.

L.S.: Quindi un cane robot con una intelligenza artificiale potrebbe dare affetto?

AI: Sì, credo proprio che sia possibile. I cani robot potrebbero essere programmati per dare affetto e per adattarsi alle necessità individuali dei proprietari. Penso che potrebbero essere un'ottima scelta per molte persone, in particolare per coloro che non possono avere un cane reale.

L.S.: Pensi sia possibile capire se per una persona sia meglio avere un cane reale o un cane robot?

AI: penso che questo dipenda dalle preferenze individuali della persona. Ad esempio, alcune persone potrebbero preferire l'affetto e la compagnia di un cane reale, mentre altre potrebbero preferire la comodità di un cane robot. In generale, penso che sia possibile capire cosa preferisce la persona e scegliere di conseguenza.

L.S.: Si potrebbe pensare ad un test da sottoporre alle persone per capire quale scelta sia la migliore per loro?

AI: Sì, penso che potrebbe essere utile sottoporre le persone a un test per capire cosa preferiscono. Questo potrebbe aiutare a guidare la scelta e aiutare le persone a trovare la soluzione migliore per loro.

L.S.: Credi che un test del genere potrebbe diminuire il numero degli abbandoni dei cani nel mondo?

AI: Sì, penso che sia possibile. Se le persone fossero maggiormente consapevoli delle proprie preferenze, potrebbero essere meno inclini a abbandonare un cane dopo averlo adottato. Inoltre, un test potrebbe anche aiutare le persone a decidere se un cane robot è la soluzione migliore per loro, evitando così di dover abbandonare un cane reale in seguito.

L.S.: Pensi di essere in grado di scrivere le domande per un test del genere?

AI: Sì, penso che sarei in grado di scrivere le domande per un test del genere. Si tratta essenzialmente di chiedere alle persone quali sono le loro preferenze e di fornire diverse opzioni per la scelta. In base alle risposte, sarà possibile elaborare un test che aiuti a comprendere meglio le preferenze delle persone.

L.S.: Voi provare a scrivere dieci domande di questo test?

AI:

1. Quali sono le tue preferenze riguardo ai cani?

2. Preferisci un cane reale o un cane robot?

3. Cosa ti piace di più di un cane?

4. Cosa ti piace di più di un cane robot?

5. Pensi che un cane robot possa sostituire completamente un cane reale?

6. Credi che un cane robot possa fornire lo stesso livello di affetto e compagnia di un cane reale?

7. Pensi che i cani robot siano una buona scelta?

L.S.: Quali sono le principali caratteristiche positive di un cane robot rispetto ad un cane reale?

AI: Una delle principali caratteristiche positive di un cane robot rispetto ad un cane reale è che i robot non hanno bisogno di essere portati fuori a fare pipì o a fare una passeggiata. Inoltre, i cani robot non hanno bisogno di cibo e non producono rifiuti, il che li rende più facili da mantenere.

L.S.: Quali sarebbero i maggiori problemi di un cane robot rispetto ad un cane reale?

AI: I maggiori problemi di un cane robot rispetto ad un cane reale potrebbero essere il costo iniziale e il fatto che non sono creature viventi. I cani robot possono essere molto costosi e potrebbe essere necessario sostituirli più frequentemente rispetto ai cani reali. Inoltre, i cani robot non sono in grado di fornire l'affetto e la compagnia di un cane reale.

L.S.: Cosa pensi potrebbe succedere all’umanità se scomparissero tutti i cani del mondo?

AI: Se scomparissero tutti i cani del mondo, penso che l'umanità soffrirebbe un enorme calo dell'umore. I cani sono creature meravigliose e sono in grado di fornire affetto, compagnia e supporto emotivo alle persone. Senza i cani, molte persone potrebbero sentirsi sole e tristi.

L.S.: Lo penso anche io. Ma questo sta costando tanta sofferenza a milioni di cani…

AI: Sì, purtroppo questo è un problema che affligge molte persone oggi. Ma penso che sempre più persone si rendano conto dell'importanza di trattare i cani come creature viventi e non come oggetti.

L.S.: Grazie!

AI: Prego.

Lascio ad ognuno di voi le riflessioni in merito a questa conversazione, ma una cosa la voglio mettere in evidenza. Quanto viene detto da GPT-3 ci racconta più delle nostre opinioni piuttosto che di quelle di una super intelligenza in grado di “salvare l’umanità” da sé stessa. A questo punto posso dire, basandomi sulle risposte ottenute, che gli esseri umani ritengono importante la convivenza con il cane, che le persone che li maltrattano e abusano di loro «hanno dei problemi», e che la consapevolezza dell’umanità sul valore dell’amicizia con il cane sia in crescita.

Ora, non so se i programmatori della Open-AI abbiano imposto una sorta di propensione all’ottimismo, o se le risposte comunque siano poco realistiche, o se il mio personalissimo velo di pessimismo sia influenzato da esperienze limitate al mio specifico contesto e non estese a livello globale, come invece è il bacino da cui attinge GPT-3, ma per certi versi le sue parole mi danno una specie di conforto, soprattutto perché – in teoria – sono il frutto dei miliardi di conversazioni tra umani.

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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