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18 Marzo 2022
16:15

Procedimento giudiziario contro Zouma, il calciatore che ha preso a calci il suo gatto

La Rspca, associazione per il benessere degli animali del Regno Unito, ha avviato un procedimento giudiziario contro il calciatore Kurt Zouma per aver preso a calci il suo gatto in un video diffuso sui social.

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 Kurt Zouma, il difensore del West Ham che circa un mese fa aveva preso a calci il suo gatto, riprendendo tutta la scena in un video, per quel maltrattamento dovrà affrontare un procedimento giudiziario attivato dalla Rspca, la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals, la più grande associazione per il benessere degli animali del Regno Unito.

Ma vediamo i fatti. Tutto ha inizio il mese scorso quando in Rete appare, appunto, un video in cui si vede il calciatore prendere a calci il suo gatto tra le risate dei partecipanti, il fratello dell'atleta, a quell’indegno show. Una clip che, in maniera velocissima è diventata virale.

Subito dopo il clamore e l’indignazione suscitati da quelle immagini, il calciatore aveva cercato di scusarsi assicurando che il suo gatto stava benissimo e che era in perfette condizioni di salute, aggiungendo che l’accaduto era stato un "semplice" incidente.

Cosa alla quale era stato davvero difficile credere guardando le immagini che, Kodami non ha pubblicato, come sempre facciamo quando ci sono immagini violente e lesive della dignità e della salute di altri esseri viventi.

Le scuse, però, giustamente, già allora non erano bastate. Infatti, Zouma non solo era stato multato con il massimo previsto dalle regole del club (250mila sterline, circa 295mila euro) ed era stato messo fuori rosa. Ma aveva visto anche alcuni dei maggiori sponsor scappare e interrompere tutti i contratti.

Ma non solo perché, per quell’azione definita dal calciatore "incidente", era stato denunciato anche in Francia, il suo Paese d’origine, dalla "Fondation 30 Millions d'Amis", il più grande gruppo per i diritti degli animali transalpino. Esempio seguito da diverse altre associazioni.

Nel frattempo, in Inghilterra, poco dopo la diffusione del video, era partita una petizione su change.org con la richiesta di incriminazione del calciatore firmata da più di 110mila persone in poche ore.

Ed eccoci all’oggi, perché la storia non è affatto finita, ma prosegue con l'annuncio della Rspca, che già allora aveva chiesto e ottenuto l’affidamento dei due gatti del francese degli Hammers, del procedimento giudiziario nei confronti di Zouma e del fratello Yoan, proprio a seguito del video.

L’associazione, come riportato dal Guardian, in una dichiarazione rilasciata mercoledì 16 marzo, ha confermato che «a seguito di un'indagine completa e approfondita», Rspca «ha avviato un’azione penale contro Kurt Zouma e Yoan Zouma ai sensi dell'Animal Welfare Act». Maggiori informazioni verranno fornite «una volta confermata la data del processo». I due gatti nel frattempo continuano a essere accuditi dall’organizzazione.

La società del West Ham, da parte sua, ha fatto sapere «di essere a conoscenza della situazione» e che «il giocatore sta collaborando pienamente, supportato dal club». Inoltre, un portavoce ha dichiarato anche di sapere «che i gatti di Kurt sono stati controllati da un veterinario, sono in buona salute e non hanno subito lesioni fisiche», ma che per motivi legali «né Kurt né il club faranno ulteriori commenti in questo momento».

L’impegno del Regno Unito per il miglioramento del benessere degli animali prosegue spedito. Dopo il lancio del Piano d’Azione per il Benessere animale (Action Plan for Animal Welfare) e il riconoscimento formale nella legge britannica degli animali come esseri senzienti, il Governo UK ha lanciato a giugno scorso il secondo disegno di legge nell’ambito del Piano per proteggere ulteriormente gli animali.

Basandosi sugli standard mondiali esistenti, ha stabilito misure per migliorare ulteriormente gli standard di benessere degli animali domestici, da allevamento e selvatici. Il decreto agisce in cinque aree chiave: riduzione del contrabbando di cuccioli, divieto di esportazioni di animali vivi per ingrasso e macellazione, divieto di tenere i primati come animali domestici, più tutele per gli animali d’allevamento e miglioramento degli standard di benessere negli zoo. Il Governo garantirà, inoltre, che in tutti i suoi futuri negoziati commerciali, il benessere degli animali non venga mai compromesso.

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Simona Sirianni
Giornalista
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