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15 Marzo 2022
17:54

Gatto ucciso a calci sotto le telecamere di sorveglianza a Lecce: identificato il responsabile

Pierluigi, il gatto adottato dalla città di Lecce, si era nascosto sotto un’automobile. Un uomo lo ha inseguito e lo ha ucciso a calci. Tutto questo sotto le telecamere di sorveglianza, in pieno centro. L'Enpa ha sporto denuncia.

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Pierluigi, il gatto adottato dalla città di Lecce e diventato mascotte del centro storico, è stato brutalmente ucciso a calci. La storia è una di quelle che intreccia la violenza al disturbo mentale, tanto che la stessa Polizia locale ha chiesto di valutare il trattamento sanitario obbligatorio per chi l’ha aggredito a morte.

Il sindaco Gaetano Salvemini aveva detto lunedì che gli agenti avrebbero trovato il responsabile dell'aggressione e di lì a poco ci sono riusciti, grazie alle telecamere di videosorveglianza: si tratta di un senza fissa dimora che, tra l’altro, ha anche ammesso di essere colpevole.

Il fatto è successo alla Corte dei Guarini. Lì, secondo quanto si vede dal video, il gatto si era nascosto sotto un’automobile parcheggiata. L’uomo lo ha inseguito e poi gli ha sferrato un primo calcio. Ma la sua furia non si è esaurita lì. Prima gli ha tirato addosso un oggetto e poi gli è saltato sopra, con il piede. Una rabbia a cui ha dato fine solo quando il povero micio non è morto. In più di due minuti di video si vede l’orrore. Kodami preferisce non diffonderlo per i contenuti così crudeli che non aggiungerebbero nulla alla cronaca per questo ennesimo caso di maltrattamento.

Salvemini si è definito «impressionato, sdegnato, avvilito dalla violenza delle immagini di videosorveglianza che mostrano l'uccisione gratuita, immotivata, crudele, di un gatto nel nostro centro storico. Atti così brutali non appartengono alla comunità leccese, rispettosa degli animali e dell'ambiente, ricca di un tessuto associativo che in collaborazione con il Comune e la Asl assicura assistenza e cura ai felini liberi sul territorio»

Vuole andare fino in fondo l’Enpa. «Siamo sconvolti – dice Carla Rocchi, presidente dell’associazione – dalla violenza e dalla crudeltà riversata su questo gattino indifeso. Quest’uomo deve pagare per questo crimine orribile. Il nostro ufficio legale ha già presentato denuncia. Qualunque sia la spinta a compiere un tale scempio ci aspettiamo una punizione esemplare. Da tanti anni ormai Enpa insieme a Link Italia, sottolinea l’importanza di interpretare la crudeltà sugli animali come indicatore di pericolosità sociale. Si potrebbero salvare tante vite punendo con severità chi maltratta o uccide gli animali. Quella catturata dalle telecamere è una scena disumana: l’uomo prima ha stanato l’animale da sotto una macchina e poi ha iniziato a rincorrerlo massacrandolo di calci fino ad ucciderlo. Ringraziamo la Polizia locale per il lavoro di indagine svolto in tempi rapidissimi che ha permesso l’individuazione del responsabile, che ha poi confessato».

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