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30 Ottobre 2021
17:58

Poliziotta salva e adotta un cucciolo che stava per soffocare sotto la giacca di un uomo

È successo in via Privata Urbino a Nord di Milano. Il cucciolo è stato sequestrato e l’uomo denunciato a piede libero con l'accusa di maltrattamento di animali. Il cucciolo nel frattempo è stato portato in Questura. Ma non starà troppo da solo. Infatti, la poliziotta che lo ha salvato, una volta fatte tutte le verifiche del caso, adotterà il cagnolino.

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Poteva morire soffocato e, invece, ha trovato una persona che lo accudirà come si merita. In via Privata Urbino, nel quartiere di Bruzzano nella periferia nord di Milano, giovedì pomeriggio un uomo è stato fermato dalla polizia insospettita da uno strano rigonfiamento sotto la giacca. Mai gli agenti si sarebbero aspettati di trovare quello che hanno poi scoperto.

Fatta aprire la giacca all’uomo, è apparso un cucciolo di cane di neanche un mese con la testa rivolta in giù che stava per soffocare. E alla richiesta della motivazione per cui tenesse l'animale in quell'assurda maniera, il signore ha spiegato che era una regalo per il figlio e che essendo "solo un animale" non stava facendo nulla di così grave.

Il cucciolo è stato sequestrato e l’uomo denunciato a piede libero con l'accusa di maltrattamento di animali. Il cucciolo nel frattempo è stato portato in Questura e, visitato da un veterinario del canile comunale, sta bene, ma soprattutto non starà troppo da solo. Infatti, la poliziotta, una volta fatte tutte le verifiche del caso, adotterà il cagnolino quando compirà due mesi come previsto dalla legge.

Come la legge punisce il maltrattamento di animali

Nonostante più di 4 italiani su 10 abbiano animali in casa e la sensibilità nei confronti delle adozioni responsabili stia crescendo, il maltrattamento sugli animali è purtroppo ancora un fenomeno troppo diffuso. Il Codice Penale punisce tale comportamento dal 2004, quando la legge n.189, “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate”, ha inserito nel testo il titolo IX bis sui “delitti contro il sentimento per gli animali”.

Con il Titolo IX bis vengono introdotte le condotte incriminate e le sanzioni che sono state inasprite nel 2010 con la Legge 201/2010 sulla protezione degli animali da compagnia. Per quanto riguarda le prime, vengono introdotti l’Art. 544 bis che punisce l’uccisione di animali, l’Art. 544 ter, il maltrattamento di animali, l’Art. 544 quater, gli spettacoli e le manifestazioni vietate e, infine, l’Art. 544 quinquies, il divieto di combattimenti tra animali.

Per quanto riguarda specificatamente gli Art. 544 bis e 544 ter, la legge recita: "Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni" e "Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro".

Inoltre, chi somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate o trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi viene punito con la stessa pena sopracitata. Che, invece, aumenta della metà, se la conseguenza di questa azione porta alla morte dell’animale.

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Simona Sirianni
Giornalista
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