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4 Novembre 2022
13:16

Pippo sta dimagrendo, i volontari: «Ora bisogna riconoscerlo come cane libero accudito»

Pippo, cane di quartiere di Avellino, è in ottima salute e sta dimagrendo. A raccontarlo a Kodami è Anna Vitale presidentessa dell'Anpana di Avellino che ha preso a cuore la vicenda dell'animale. Il passo successivo sarà il suo riconoscimento come cane libero accudito.

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Ancora buone notizie per Pippo, un cane di quartiere ad Avellino con evidenti problemi di peso. Due associazioni locali si erano incaricate di esaminare le sue condizioni di salute e far riconoscere legalmente l'animale come cane libero accudito. Dopo un mese di lavoro i volontari comunicano che Pippo ha iniziato una dieta adeguata alla sua condizione, è dimagrito e presto verrà presentata un'istanza al comune per il riconoscimento del suo status.

«Alcuni giorni fa alcuni volontari hanno cercato di avvicinarlo, ma lui si è messo subito sull'attenti ed è scappato velocemente». Queste le parole usate da Anna Vitale per descrivere la ritrovata agilità del cane che versava in condizioni di obesità e non riusciva più a camminare correttamente. Anna Vitale è la presidentessa della sezione di Avellino dell'Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente (Anpana) che insieme a Eduardo Quarta, portavoce dell'associazione SOS Natura, ha deciso di attivarsi per salvaguardare la salute di Pippo in seguito al reportage realizzato da Kodami dove veniva raccontata la sua storia.

«Pippo ha cominciato la sua dieta a ottobre – racconta Anna Vitale a Kodami – E i cittadini hanno accolto l'invito ad astenersi da dargli pasti che gli farebbero male. Inoltre le analisi che gli abbiamo fatto hanno dato dei risultati insperati: Pippo è in ottima salute e il problema alle zampe posteriori non è legato a una malattia, ma alla sua obesità». Le buone notizie date dalla presidentessa dell'Anpana ricadono, quindi, in una "valanga di effetti a catena" in piena regola. Tutto è iniziato raccontando la storia di Pippo che ha costituito "la spinta alla palla di neve" che ha permesso la formazione di questa grande concatenazione di effetti positivi. 

La storia di Pippo è conosciuta da molte persone ad Avellino: il colore del mantello brunastro con le orecchie e la punta del muso nere lo rendono inconfondibile. Vive da molti anni per strada ad Avellino e rientra perfettamente nella descrizione di cosa significhi "cane di quartiere": un animale sterilizzato e microchippato non pericoloso per l'incolumità di persone e altri animali. A rendere ancor più evidente il suo status di "cittadino speciale" ci sono le meravigliose relazioni che ha allacciato con gli abitanti del posto che ci hanno raccontato tramite le loro testimonianze un pezzettino della vita di Pippo che, in un modo o nell'altro, ha influenzato ogni persona che ha incontrato sul suo cammino.

Dunque di persone che tengono a Pippo ce ne sono tante e proprio lo sforzo collettivo della cittadinanza sta garantendo un futuro migliore al cane, cittadinanza che tiene a far sapere che il percorso di Pippo non è ancora terminato: «Noi continuiamo a farci carico della salute di Pippo – continua Anna Vitale – Per adesso è semplicemente un cane vagante immesso sul territorio, ma secondo la Legge 3 del 2019 ha tutte le carte in regola per poter essere definito cane libero accudito. Per questo motivo abbiamo formato un comitato composto da cittadini del quartiere e vogliamo fare istanza al comune per richiedere che sia riconosciuto il suo status».

Non bisogna dimenticarsi che raccontare la storia di Pippo significa dar voce a migliaia di storie simili, proprio come ci racconta la stessa Anna Vitale: «Situazioni come quella di Pippo ce ne sono tante e in termini di randagismo dal punto di vista legale l'Italia è indietro di 50 anni. Le persone che hanno preso a cuore la vicenda di Pippo e molte altre in tutta Italia, però, cercano di sopperire a questo vuoto andando a dialogare direttamente con le istituzioni».

Adesso si tratta di completare il percorso che abbiamo iniziato – conclude la presidentessa dell'Anpana – e se dovessimo avere successo Pippo sarebbe il primo cane libero accudito riconosciuto dal comune».

Riuscire a concludere questo percorso non solo costituirebbe un primato, ma garantirebbe al cane uno status importante. Infatti, l'ultimo comma della Legge 3 del 2019 afferma che è impossibile spostare un cane libero accudito e Pippo potrà vivere finalmente una vita tranquilla in quella che da anni è casa sua. 

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