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8 Giugno 2021
17:36

Piemonte: il dog sitter diventa una professione riconosciuta per legge

Quella del dog sitter è una professione a tutti gli effetti, riconosciuta. Ciò è vero in Piemonte, dove il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge che prevede l’istituzione di un elenco dedicato. Il primo firmatario è stato il consigliere Paolo Ruzzola (Forza Italia). L’ok alla legge è arrivato grazie a un voto abbastanza ampio: oltre al centrodestra, a dire sì anche il Movimento 5 Stelle e M4o. Astenuto il Pd. Contrario il capogruppo di Luv, Marco Grimaldi, che ha presentato 27 emendamenti, respinti e decaduti (a eccezione di uno).

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Quella del dog sitter è una professione a tutti gli effetti, riconosciuta. Ciò è vero in Piemonte, dove il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge che prevede l’istituzione di un elenco dedicato. Il primo firmatario è stato il consigliere Paolo Ruzzola (Forza Italia). L’ok alla legge è arrivato grazie a un voto abbastanza ampio: oltre al centrodestra, a dire sì anche il Movimento 5 Stelle e Movimento 4 ottobre. Astenuto il Pd. Contrario il capogruppo di Luv (Liberi uguali verdi), Marco Grimaldi, che ha presentato 27 emendamenti, respinti e decaduti (a eccezione di uno).

Il provvedimento, spiega Ruzzola, vuole «offrire ai proprietari di animali da compagnia i nominativi dei soggetti professionalmente e debitamente formati, che in Italia si stima siano circa 54mila». La legge prevede l’istituzione dell’elenco dei dog sitter e definisce la figura dell’accompagnatore di cani che può diventare tale solo dopo corsi specifici di formazione.

Per Francesca Frediani (M4o), relatrice di minoranza, si tratta di un provvedimento che «pur non andando nella direzione della delegificazione, consente comunque di venire incontro alle necessità di chi possiede animali d'affezione e di chi se ne prende cura». Sarah Disabato (M5s), durante la seconda relazione dell’opposizione ha detto che «l’elenco dei dog sitter contribuirà a valorizzare una professione non ancora riconosciuta a livello nazionale ma comunque regolamentata». Per la terza relatrice, Monica Canalis (Pd), «bisogna tenere sempre presente la differenza tra assistenza ai proprietari di animali d’affezione, propria dei dog sitter, e la cura degli animali medesimi, che compete invece ai veterinari».

L'Italia al secondo posto in Europa per il possesso di animali da compagnia. Secondo un rapporto del Censis del 2019, gli animali domestici sono circa 32 milioni, di cui 7 milioni sono cani e 7,5 milioni gatti. Secondo l'Anmvi, l'Associazione nazionale medici veterinari italiani, i proprietari over 65 sono saliti dal 21% a quasi il 24% del totale negli ultimi 7 anni. Secondo quanto illustrato, ciò fa emergere anche il ruolo sociale degli animali nel compensare la solitudine. E di come possa essere di rilievo, di conseguenza, avere a disposizione dog sitter in grado di aiutare i pet mate.

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