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Un carico di oltre 400 chili di cocaina nascosto tra i caschi di banane provenienti dal Sud America: è la scoperta fatta al porto di Civitavecchia dal cane antidroga Pes. Grazie al suo infallibile fiuto i finanzieri del comando provinciale di Roma, in collaborazione con l'Agenzia delle dogane, hanno sequestrato uno dei più ingenti carichi di droga mai intercettati presso lo scalo portuale.
Se immessa sul mercato la cocaina avrebbe fruttato oltre 170 milioni di euro. Per importarla i trafficanti avevano confezionato la droga in panetti ben sigillati con il cellophane e quindi nascosti tra i caschi di banane sperando di celarne la presenza anche al fiuto dei cani della Guardia di finanza.
Un'operazione inutile dato che il cane Pes è riuscito a individuare la traccia olfattiva e a segnalare il carico sospetto ai militari durante gli ordinari controlli eseguiti sui container in transito. Attualmente sono in corso le indagini per identificare i responsabili e ricostruire i canali di approvvigionamento della cocaina giunta allo scalo laziale.
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Non è la prima volta che le straordinarie capacità del tartufo dei cani vengono in soccorso dell'essere umano. Cani poliziotto impegnati quotidianamente nella repressione del crimine, dal pattugliamento delle strade fino all'individuazione di carichi milionari di droga sono sempre al fianco degli umani.
Il cane antidroga Leone nel dicembre del 2021 si era distinto per aver trovato un'intera piantagione di marijuana nel centro storico di Genova. L'impegno di questi cani abbraccia Nord e Sud e Kodami ha raccontato da vicino la storia di Zorro che con l'agente Chiara Barone pattuglia le strade di Napoli.
Ma il naso dei cani può venire in soccorso dell'essere umano anche nella ricerca di persone scomparse tra le macerie, come ha raccontato Guglielmo Landi, il vigile del fuoco che con la sua Sasha ha salvato la vita a due bambini durante il terremoto di Amatrice nel 2016.
A questa lunga lista di eroi cittadini si aggiunge anche Pes che ha evitato il riversarsi sulle strade di una straordinaria quantità di droga, rendendo inutile il tentativo di coprirne la presenza con l'odoro dei frutti da parte dei trafficanti.
