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6 Novembre 2023
13:12

Il fiuto di Cally svela 10 chili di cocaina: operazione anti droga al confine tra Italia e Francia

Il fiuto del cane antidroga Cally, in servizio alla Guardia di Finanza di Imperia, ha permesso di portare a termine una maxi operazione anti droga al confine tra Italia e Francia. È riuscita infatti a scovare 10 chili di cocaina nascosti dietro lo sportello di un'auto ricoperto di moquette.

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Cally, il Labrador anti droga in servizio alla Guardia di Finanza di Imperia

Il fiuto del cane antidroga Cally, Labrador in servizio alla Guardia di Finanza di Imperia, è stato fondamentale per portare a termine una maxi operazione anti droga al confine tra Italia e Francia. Su un’auto fermata dai militari alla barriera autostradale di Ventimiglia erano stati nascosti 10 chili di cocaina all’interno di uno sportello di metallo ricoperto da moquette, con tanto di pistoncino idraulico per l’apertura che permetteva l’accesso a un vano creato nel sottoscocca.

Un nascondiglio impossibile da scovare se non grazie al fiuto del cane antidroga. Da un primo esame dell’auto, infatti, non erano emersi elementi di potenziale interesse se non un particolare stato di agitazione dei due giovani a bordo, atteggiamento che ha portato a un più approfondito controllo con l’ausilio di Cally, fondamentale per portare alla luce 9 pacchi di cocaina per un totale di 10 chili. Inevitabile, quindi, l’arresto dei due.

Cally non è nuova a operazioni degne di rilevanza al confine. Tra luglio e agosto, sempre alla barriera autostradale di Ventimiglia, insieme al "collega" Kirk aveva scoperto oltre 400 chili di hashish e marijuana suddivisi in due carichi da 1.250 e 270 panetti, sempre abilmente occultati all’interno di mezzi che stavano transitando tra Italia e Francia.

I cani in servizio al confine sono addestrati per la ricerca di stupefacenti, ma anche di tabacco (per contrastare il contrabbando) e contanti. L'unità cinofila di Ventimiglia è in servizio da circa 50 anni per il presidio di uno snodo cruciale nel mercato nero dei traffici illeciti su scala internazionale. I cani vengono addestrati al centro di Castiglione del Lago, in provincia di Perugia, e il loro corso dura circa 6 mesi. Poi, una volta formati, vengono dislocati sul territorio a seconda delle necessità.

La Guardia di Finanza è in prima linea nell’addestramento di cani utili non per individuare sostanze illecite. Già nel 1976 aveva avviato il primo corso di specializzazione per conduttori di cani anti droga, basandosi inizialmente su un corso tenutosi nel 1975 a Front Royal, in Virginia, e diretto da istruttori del Servizio Doganale degli Stati Uniti.L’addestramento dei cani anti droga è molto simile a quello per i cani da ricerca e soccorso: tutto viene studiato come un gioco, con la ricerca di un manicotto associato agli odori delle diverse sostanze stupefacenti.

Trovato il manicotto, il cane (che può contare su 300 milioni di recettori olfattivi, contro i 5 milioni dell’uomo) riceve una ricompensa che lo stimola così, in modo non coercitivo, a "lavorare" al meglio per trovare le diverse sostanze anche quando vengono occultate con soluzioni che le renderebbero impossibili da trovare sia all’uomo che a strumenti tecnologici. Una volta sul campo, quando sentono l’odore sospetto, mettono in atto segnali specifici, come fermarsi bruscamente o abbaiare, per avvisare il loro conduttore.

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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