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24 Maggio 2023
9:00

Perché il gatto “ciuccia” la coperta e i vestiti?

Succhiare coperte, maglioni di lana e altri oggetti morbidi è un comportamento abbastanza comune nei gatti, spesso accompagnato da fusa e dal fare la pasta. Può essere semplicemente una fonte di piacere per il gatto, ma potrebbe anche essere un segnale di stress da non sottovalutare.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Un comportamento che a volte induce qualche preoccupazione nei petmate è quello del gatto che "ciuccia" coperte, vestiti, asciugamani, pigiami, peluche, eccetera. Molto spesso le persone temono che possa essere indice di una qualche carenza per il gatto e non è raro che chiedano conforto consultando internet oppure esperti vari.

Si tratta di un comportamento che molto spesso è accompagnato da fusa e un fare la pasta sulla stessa superficie che viene fatta oggetto di suzione. La suzione di coperte, i vestiti, lana e altre cose morbide ha significati utili da conoscere, soprattutto per imparare a distinguere le situazioni in cui diventano sintomi di problemi più specifici.

Un modo di autorassicurarsi

Succhiare coperte, abiti e altri oggetti in lana è spesso riscontrabile nei gattini che abbiano subito un distacco precoce oppure troppo frettoloso dalla madre. Si pensa, infatti, che questa sia una modalità di autorassicurazione con il quale il gatto cerca di autocalmarsi e di autoconsolarsi in un modo alternativo a quello che avrebbe fornito la madre se fosse stata con lui fino a completamento del suo sviluppo.

Una fonte di piacere

In linea di massima, è un comportamento che non deve preoccupare, perché nasce in sostituzione di una carenza e una sostituzione che il più delle volte si mostra funzionale a quelli che sono i bisogni dell'individuo. Non è nemmeno necessariamente un segnale di sofferenza, anzi, ci sono alcuni gatti che mentre ciucciano e fanno il pane provano un autentico piacere.

Un segnale di stress

D'altra parte, un gatto che lo facesse in modo troppo insistente potrebbe segnalare una ricerca insoddisfatta di rassicurazione e comfort emotivo. In questo caso potrebbe valere la pena fare una valutazione della sua qualità di vita e vedere se ci sono degli elementi di stress che lo turbano e intervenire per calmierarli. Potrebbe darsi, per esempio, uno stile di vita scarsamente attivo o ipostimolante oppure del malessere che nasce da relazioni conflittuali con altri animali o umani di casa.

Quando preoccuparsi e cosa fare

Ci sono tuttavia almeno due situazioni in cui è necessario prestare attenzione e eventualmente rivolgersi ad un esperto:

  • oltre a "ciucciare" e fare il pane il gatto mastica attivamente e, peggio ancora, ingerisce quanto masticato,
  • il comportamento è talmente frequente da apparire ossessivo e il gatto fa fatica a fermarsi.

In entrambi i casi, la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un veterinario esperto in comportamento oppure ad un consulente comportamentale perché si potrebbe essere di fronte non più ad un semplice comportamento di autorassicurazione, ma ad un comportamento oggettivamente alterato.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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