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26 Marzo 2023
15:00

Perché i gatti cinguettano quando vedono un uccello alla finestra?

Può succedere di sentire il gatto emettere un verso molto peculiare che assomiglia a un cinguettio. Si tratta di un comportamento che mette in atto in circostanze particolari, da ricondurre alla sua natura di predatore.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Un verso a metà strada tra il cinguettio e il brontolio, che ogni volta che viene udito da un essere umano strappa un sorriso e suscita domande: perché il gatto “cinguetta” quando vede un uccello alla finestra o quando osserva una mosca posarsi su un mobile o sul vetro della finestra stessa?

L'eccitazione nel vedere la preda

La prima cosa da dire, per spiegare di cosa si tratta, è che il cinguettio che il gatto emette è il frutto di un vocalizzo modificato dal battere di denti. E che a provocarlo è l’eccitazione nell’avere individuato una potenziale preda a poca distanza. Si tratta, infatti, dell’unica vocalizzazione eventualmente presente nella sequenza predatoria naturale: il gatto in natura non vocalizza mentre caccia, ma agisce in silenzio.

La preparazione all'agguato

Nonostante le peculiari modalità di caccia silenziosa capita però, come detto, che i gatti possano battere i denti quando vedono e identificano la potenziale preda, emettendo quel verso che in natura è comunque molto meno intenso rispetto a quello che capita di ascoltare quando il gatto vive in casa e osserva qualcosa dalla finestra.

La sintonizzazione sull'attività

Quello che il gatto sta facendo quando "cinguetta", insomma, è sintonizzarsi con l’attività da mettere in atto. Non è un caso che solitamente, subito dopo avere emesso il cinguettio, il gatto si accovacci in posizione di agguato, come se fosse pronto a balzare sulla preda. Un'attività che viene però interrotta dalla barriera fisica rappresentata dal vetro.

La frustrazione per non poter completare la predazione

Ciò che accade tra le mura di casa, infatti, è che il gatto è costretto a osservare la preda alla finestra, da dietro un vetro che lo divide dalla potenziale preda e gli impedisce di proseguire nella sequenza predatoria che in natura porterebbe a termine. Conseguenza diretta, il verso diventa prolungato, perché è tutto ciò che il gatto può fare, e diventa anche più intenso. Questo un po’ perché è vicino e in uno spazio chiuso, e dunque chiaramente udibile, e un po’ perché è un verso accompagnato dalla frustrazione di non poter portare a termine la predazione.

Il cinguettio tende quindi a interrompersi nel momento in cui il gatto compie l’agguato, e cioè balza sulla preda. Che tra le mura di casa potrebbe essere, per esempio, una mosca o un altro insetto.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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