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15 Giugno 2023
14:27

Per quanto tempo possono vivere le tartarughe?

Le tartarughe sono animali estremamente longevi, infatti alcune specie possono vivere anche per 100-200 anni. Tuttavia, questa loro capacità dipende da diversi fattori ecologiche che, attualmente, sono stati gravemente alterati dall'uomo.

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Le tartarughe sono rettili molto affascinanti, di solito noti per la loro lentezza. Un'altra qualità che li caratterizza è la loro straordinaria longevità. Questi animali, infatti, possono vivere per un tempo eccezionalmente lungo, sfidando le normali aspettative di vita degli altri esseri viventi. La durata della loro vita dipende da diversi fattori, ma in generale possiamo affermare che alcune tartarughe terrestri riescono a raggiungere in media i 50-100 anni di vita, mentre le tartarughe marine e le tartarughe giganti delle isole Galapagos hanno una speranza di vita che può superare i 100-200 anni. Questi numeri sorprendenti confermano che le tartarughe sono tra gli animali più longevi del regno animale.

Quanto vivono le tartarughe?

La durata della vita delle tartarughe varia notevolmente a seconda di diversi fattori, compresi la specie, l'habitat, la dieta, il clima, i predatori e le malattie. In generale, questi animali possono vivere per molti decenni e alcune specie possono persino superare il secolo di vita. Tuttavia, è importante notare che i dati sulla longevità delle tartarughe possono variare e non esiste una formula precisa per determinare esattamente quanto possono vivere. La loro età, inoltre, dipende molto anche dal modo in cui vivono. Mi spiego meglio.

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In natura, le tartarughe spesso affrontano sfide e rischi che possono influenzare la loro durata di vita. La poca disponibilità di cibo, la qualità dell'habitat e le minacce dei predatori sono fattori chiave. Ad esempio, le tartarughe d'acqua dolce, come la tartaruga americana (Trachemys Scripta), di solito raggiungono i 30 anni, mentre alcune specie di tartarughe terrestri possono raggiungere i 50-100 anni come anche diverse tartarughe marine. La tartaruga verde (Chelonia mydas) o la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea), ad esempio, possono invece vivere anche oltre i 50-100 anni.

La vita delle tartarughe in cattività può differire da quella in natura in quanto gli esemplari sono mantenuti in ambienti controllati, con cure e alimentazione adeguate. Tutti questi fattori permettono loro di vivere per più tempo rispetto ai loro omologhi selvatici. Ad esempio, alcune tartarughe d'acqua dolce in cattività possono raggiungere i 40 anni, mentre alcune tartarughe terrestri possono sfiorare i 70-100 anni o anche oltre.

È bene sottolineare, poi, che non tutte le tartarughe raggiungono le età massime appena riportate. Vi sono numerose variabili che influenzano la durata della loro vita: una dieta equilibrata e appropriata per la specie, un ambiente adeguato con un habitat stimolante, cure veterinarie regolari (se in cattività) e l'assenza di stress e malattie.

Chi è la tartaruga più vecchia del mondo?

È chiaro che queste creature, chi più e chi meno, sono tutte grandi amanti della vita. Dati alla mano, l'esemplare che detiene il record come "tartaruga più vecchia del mondo" è Jonathan, una tartaruga gigante delle Seychelles (Aldabrachelys gigantea). Si ritiene che sia nato nel 1832 e attualmente avrebbe 190 anni. Jonathan è stato ospitato sull'isola di Sant'Elena, un territorio britannico d'oltremare nell'Atlantico meridionale, dove ha vissuto gran parte della sua vita. Ha raggiunto un'età straordinaria e ha attirato l'attenzione di molte persone in tutto il mondo per la sua longevità incredibile, anche se ancora non ha raggiunto Alagba che ha vissuto per ben 344 anni.

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Come fanno le tartarughe a vivere così a lungo?

Vi sono determinati fattori che possono influire sul loro benessere e sulla loro sopravvivenza in natura, cosa che influisce di conseguenza sulla durata della vita delle tartarughe stesse. Alcuni dei problemi principali che affliggono le tartarughe sono la distruzione degli habitat, la deforestazione e l'urbanizzazione. Tutte questi disturbi riducono le aree vitali disponibili per le tartarughe e causano una diminuzione delle risorse alimentari e le possibilità di riproduzione e di movimento mettendo a rischio la sopravvivenza delle popolazioni di questi animali.

Un'altra minaccia significativa per le tartarughe da non sottovalutare è il bracconaggio. Sono spesso cacciate per la carne, le uova e le parti del corpo che vengono utilizzate nella medicina tradizionale o come oggetti di valore. Questa pratica illegale contribuisce al declino delle popolazioni di tartarughe in tutto il mondo, per non parlare del commercio illegale di tartarughe viventi per l'industria degli animali da compagnia. Molte specie sono protette, ma il traffico di esemplari vivi continua a essere un problema diffuso e dannoso per la sopravvivenza di questi splendidi animali.

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L'inquinamento rappresenta un altro grande problema. L'accumulo di sostanze chimiche tossiche nei loro habitat, come pesticidi, metalli pesanti e rifiuti plastici può avere effetti nocivi sulle tartarughe stesse e sulle loro fonti di cibo. Le tartarughe marine, ad esempio, sono particolarmente esposte al pericolo di ingerire rifiuti plastici che possono causare ostruzioni intestinali e compromettere la loro capacità di nutrirsi correttamente.

Infine, vanno nominati anche i cambiamenti climatici. L'aumento delle temperature può influenzare la distribuzione delle diverse specie e alterare gli equilibri ecologici degli ecosistemi in cui vivono. Infatti, i cambiamenti delle temperature associati all'innalzamento del livello del mare possono influenzare negativamente le tartarughe marine, compromettendo la deposizione delle uova e la sopravvivenza dei piccoli.

La straordinaria longevità delle tartarughe ci insegna che la vita è un tesoro prezioso da proteggere. Queste affascinanti creature ci mostrano che con la giusta cura e l'ambiente adatto, si può raggiungere una vita eccezionalmente lunga. La loro longevità ci ricorda l'importanza di prendersi cura degli ecosistemi in cui vivono, combattere la distruzione dei loro habitat, contrastare il bracconaggio, ridurre l'inquinamento e affrontare i cambiamenti climatici. Sarebbe opportuno, inoltre, avviare delle campagne si sensibilizzazione del pubblico per far comprendere a chiunque l'importanza di preservare questi animali unici nel loro genere. La loro storia ci spinge a riflettere sul nostro impatto sulla natura e a fare scelte consapevoli per preservare la bellezza e la diversità della vita che ci circonda.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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