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25 Ottobre 2023
15:41

Parti di animali a rischio estinzione usate da aziende farmaceutiche cinesi

L’EIA, l’Agenzia di Investigazione Ambientale, ha accusato 72 aziende farmaceutiche cinesi quotate in borsa di aver utilizzato parti di leopardo e di pangolini, specie minacciate di estinzione, come ingredienti nei prodotti di medicina tradizionale cinese che producono.

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Avrebbero utilizzato parti di leopardo e di pangolini, entrambe specie minacciate di estinzione, come ingredienti nei prodotti di medicina tradizionale cinese (MTC) che producono: è questa l’accusa dell’EIA, l’Agenzia di Investigazione Ambientale, nei confronti di 72 aziende farmaceutiche cinesi quotate in borsa. L’organizzazione ha affermato di aver scoperto che queste società che operano con l'autorizzazione dell'autorità cinese di regolamentazione dei farmaci, utilizzano questa pratica illegale e tra queste ci sono anche tre giganti della medicina tradizionale cinese, Beijing Tong Ren Tang, Tianjin Pharmaceutical e Jilin Aodong Medicine, i cui investitori sono alcune delle più grandi banche del mondo.

«È particolarmente deludente vedere così tante istituzioni finanziarie importanti che di fatto avallano questo sfruttamento dannoso» ha dichiarato Avinash Basker, specialista legale e politico dell'EIA, aggiungendo che «sarebbe buona cosa che smettessero al più presto, visto che si tratta di specie la cui sopravvivenza è già abbastanza a rischio». La CNN ha contattato Tong Ren Tang, Tianjin Pharmaceutical e Jilin Aodong per un commento, ma non c’è stata alcuna risposta.

pangolino

Queste tre grandi aziende sono molto popolari in Cina: la Tong Ren Tang, fondata nel 1669, è addirittura uno dei marchi storici del Paese. È conosciuto per essere stato l'unico fornitore della medicina cinese alle famiglie reali, per poi diventare il più grande produttore mondiale di MTC e contare tra le sue file come investitori un totale di 62 banche e istituti finanziari. Alcuni di loro si sono già mossi, vendendo i fondi investiti o cedendo le loro azioni delle società coinvolte. Tuttavia, l’indagine ha rivelato che altre importanti istituzioni finanziarie coinvolte, invece, non avrebbero toccato i loro investimenti.

Quando si parla di protezione della fauna selvatica, spesso tutti gli occhi sono puntati sulla Cina, dove l’impiego di animali selvatici nella medicina tradizionale è ancora purtroppo molto comune. Le critiche al Paese da gran parte del mondo hanno però incoraggiato nel corso degli anni le autorità a provare a fare qualcosa. Una di queste cose è stata la Wildlife Protection Law, un insieme di norme che regola la protezione e la gestione della fauna selvatica in Cina e che alla fine del 2022 è stato sottoposto a revisione, implementando diverse modifiche alla legislazione.

Tra le più importanti c'è, senz'altro, l'ampliamento dell'elenco delle specie che beneficiano di una protezione speciale: la nuova legge ora include una gamma più ampia di specie minacciate, come appunto pangolini, lontre e cammelli selvatici, tra gli altri. La revisione vieta anche il consumo di animali selvatici non allevati, estendendo il divieto all’uso degli animali selvatici nella medicina tradizionale cinese. La legge rivista sarebbe dovuta entrare in vigore il 1 maggio 2023, ma è successo solo in parte, perché in determinate circostanze possono ancora essere rilasciati permessi per l’allevamento e l’impiego nella medicina.

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Simona Sirianni
Giornalista
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