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20 Novembre 2022
18:00

Orzaiolo del cane: cos’è, cause e come curarlo

L'orzaiolo del cane è un’infiammazione delle ghiandole annesse alle palpebre, causate da un’infezione batterica dovuta a stafilococchi. I principali sintomi sono il rigonfiamento e l'arrossamento della zona colpita, dolore e prurito. Si cura con antibiotici topici e un valido rimedio sono gli impacchi di acqua calda. Per prevenirlo è importante curare l'igiene degli occhi.

Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Articolo a cura del Dott. Giuseppe Borzacchiello
Medico Veterinario e Professore universitario, esperto di patologia animale
cane

L'orzaiolo del cane è un’infiammazione delle ghiandole annesse alle palpebre, che colpisce animali di qualsiasi razza, età e sesso. È molte volte causate da un’infezione batterica che causa dolore, arrossamento e rigonfiamento della zona colpita. La terapia si basa sull’applicazione topica di farmaci antibiotici. Ai fini della prevenzione è importante curare sempre l’igiene degli occhi.

Cause dell'orzaiolo nel cane

Le palpebre sono due pliche cutanee mobili che hanno la funzione di proteggere l’occhio e di distribuire il film lacrimale sulla superficie della cornea. Hanno una superficie esterna rivestita di peli (ciglia) a cui si annettono ghiandole sebacee e sudoripare. La porzione interna delle palpebre è caratterizzata dalla presenza di ghiandole dette di Meibomio. Queste hanno la funzione di secernere un liquido oleoso detto meibum che ha la funzione di limitare l’evaporazione del film lacrimale. L’infiammazione delle ghiandole di Meibomio è detta anche orzaiolo o orzaiolo interno. Se invece l'infiammazione riguarda le ghiandole sebacee annesse alle ciglia si parla di orzaiolo esterno.

Questa affezione può riguardare cani di tutte le razze ed età e si verifica prevalentemente per una proliferazione batterica dovuta a stafilococchi che causa una forte infiammazione delle strutture coinvolte. Anche fenomeni allergici possono predisporre all’insorgenza dell’orzaiolo.

Sintomi dell'orzaiolo nel cane

I principali sintomi dell'orzaiolo nel cane sono:

  • arrossamento delle palpebre;
  • gonfiore delle zone palpebrali per il ristagno del meibum nei dotti escretori delle ghiandole;
  • presenza di pus;
  • lacrimazione abbondante;
  • dolore;
  • bruciore;
  • prurito, per cui il cane si gratta peggiorando il quadro clinico che può sfociare in un'infiammazione di tutta la palpebra (blefarite) fino all'ulcera.

Diagnosi

L’esame clinico indirizza verso una diagnosi di sospetto orzaiolo. In alcuni casi sarà richiesta una visita oculistica per una valutazione più approfondita della patologia.

Come curare l'orzaiolo nel cane

Uno dei rimedi più impiegati per la terapia dell’orzaiolo è l’impiego di impacchi di acqua calda da applicare sulla zona colpita con lo scopo di diluire le secrezioni accumulate per l’infiammazione e drenare i detriti.

L’applicazione topica di antibiotici e antinfiammatori sarà utile ai fini della risoluzione. Talvolta, oltre alla terapia locale si dovrà ricorrere all’assunzione di antibiotici anche per via sistemica.

Durante la terapia il cane dovrà indossare un collare elisabettiano per prevenire le azioni di sfregamento che possono peggiorare il quadro.

Prevenzione

È importante sempre curare l’igiene degli occhi del cane e tenere lontano i nostri amici a quattrozampe da prese d’aria, evitando anche di far sporgere la testa fuori dai finestrini delle auto. Infine, bisogna avere cura di toelettare con cura i peli intorno alle palpebre.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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