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6 Gennaio 2023
17:28

Orari e budget ridotti, la protesta delle associazioni per il bando di affidamento dei canili di Roma: «Indietro di 20 anni»

Il bando per la gestione triennale di Muratella e Ponte Marconi è stato pubblicato il 30 dicembre e riduce gli orari di apertura al pubblico. Insufficienti, per le associazioni, anche i fondi destinati alle cure veterinarie.

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canile

A pochi giorni dalla pubblicazione da parte del Comune di Roma del nuovo bando per l’affidamento della gestione triennale dei canili comunali di Muratella e Ponte Marconi, arrivano le prime critiche a un documento molto atteso che introduce, tra le altre cose, una serie di novità rispetto ai precedenti, tra cui l’individuazione di due medici veterinari, uno con funzioni di direttore sanitario, l’altro con funzioni di veterinario comportamentalista.

A muovere critiche sono state in prima battuta due consigliere della Lista Calenda in Comune e in Municipio, Flavia Di Gregorio e Simonetta Novi, cui hanno fatto eco le principali associazioni animaliste attive sul territorio. I motivi principali alla base delle proteste sono gli orari di apertura al pubblico ridotti – soltanto tre ore in settimana, sei il sabato – e poi «fondi insufficienti per le cure veterinarie, poca chiarezza sulle adozioni e riduzione del personale dedicato al primo soccorso dei gatti», come scrivono le associazioni in una lettera indirizzata al sindaco Roberto Gualtieri e all’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi. Una missiva in cui chiedono che il bando, pubblicato il 30 dicembre, venga rivisto.

Le critiche delle associazioni

«La cifra stanziata è sicuramente importante, e prevede un aumento degli stipendi per gli operatori – spiegano A.G.E. Odv, Amant Odv, Cuccolissimi Odv, Enpa Roma, Io Libero Avcpp, Lav Roma, LNDC Sez. di Ostia, L’Impronta Onlus, Oipa Roma e Zampe Pulite Odv – Un aspetto sicuramente valutato positivamente da tutti, anche dai sindacati, ma il bando presenta anche una serie di criticità che possono mettere a serio rischio il benessere degli animali ospitati nelle due strutture. Sono diverse le cose che non vanno bene e che non tengono conto delle esigenze dei cani e gatti di proprietà del Comune di Roma».

«La riduzione dell’orario di apertura al pubblico, solo 3 ore al giorno contro le 8 ore attuali, ostacolerà sicuramente le adozioni, dato che non tutti i cittadini potranno recarsi presso i canili negli orari previsti – proseguono le associazioni – Si aggiunge anche che nel capitolato è previsto che i volontari possano essere allontanati dal direttore sanitario. Inoltre, i fondi destinati alle cure veterinarie non sono assolutamente sufficienti alle esigenze delle due strutture che ospitano circa 600 animali. La cifra è rimasta invariata rispetto al passato e già si era dimostrata inadeguata».

Sempre sul fronte adozioni, le associazioni sottolineato che nel bando non viene specificato chi dovrà occuparsene e se è previsto del personale qualificato: «Se le richieste di adozione non vengono valutate in maniera adeguata c’è il concreto rischio di rientri in canile o, peggio, di maltrattamenti – concludono le associazioni in coro – Infine, anche la riduzione del personale preposto al punto di primo soccorso dei gatti rappresenta un grosso problema che può rendere inefficace il servizio e impossibile la corretta gestione delle emergenze».

Cosa prevede il bando per la gestione dei canili comunali di Roma

Il bando, come detto, è stato pubblicato il 30 dicembre, e prevede un affidamento triennale delle strutture di Muratella – dove sono ospitati 400 cani – e Ponte Marconi, dove sono invece presenti 200 cani. L’investimento totale da parte del Campidoglio è di poco meno di 9 milioni di euro (lo stanziamento per il bando precedente era stato di circa 6 milioni di euro) per garantire servizi di sorveglianza sanitaria e di ricovero e di clinica veterinaria H24, servizi di trasporto degli animali in entrata e in uscita presso altre strutture ove necessario. Il bando comprende anche la manutenzione ordinaria delle strutture, l’impiego di personale con qualifiche specifiche per le diverse mansioni – amministrativi, educatori, operatori – e, infine, l’aumento degli standard di qualità dei prodotti utilizzati per l’alimentazione dei cani.

«Questo nuovo bando costituisce un elemento fondamentale delle azioni messe in campo per la tutela del benessere degli animali di Roma – ha detto l’assessora capitolina all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi – Rappresenta l’esito di un grande lavoro di ascolto portato avanti insieme alla commissione capitolina presieduta dal consigliere Palmieri e che abbiamo svolto con la rete delle associazioni accreditate presso i canili e con le parti sociali, che ha portato all’introduzione di elementi fortemente innovativi quali l’istituzione della figura di un veterinario comportamentalista, l’innalzamento dei livelli salariali di tutte le figure professionali previste e la clausola sociale di salvaguardia per il personale già impiegato».

Il bando era un provvedimento molto atteso soprattutto dalle associazioni che si battono per la tutela dei diritti degli animali, anche alla luce del flop e delle polemiche legate al precedente affidamento. Muratella è ormai da mesi al centro delle polemiche per il modo in cui viene gestito il canile sanitario più grande d’Italia. La struttura romana, infatti, si divide tra canile rifugio e canile sanitario, e dal 2017 la gestione è effettivamente separata: la società casertana Agro Aversano ha gestito entrambi gli ambiti sino al 2020, anno in cui la gara per la gestione del servizio veterinario è stata invece vinta dalla Abivet, che ha continuato a occuparsene sino al marzo 2021 usufruendo di una serie di proroghe.

Ad aprile il caso era deflagrato per la mancata proroga ad Abivet e la denunciata mancanza di assistenza veterinaria, che aveva spinto il Comune a sfruttare una sorta di “accordo ponte” in attesa della formalizzazione del nuovo bando. Nei tre mesi successivi, complici alcuni decessi avvenuti all’interno della struttura, le associazioni si erano scagliate contro il veterinario incaricato della direzione sanitaria, che a giugno aveva presentato le dimissioni. A luglio il servizio era stato nuovamente affidato, e Giammarco Palmieri, presidente della Commissione Capitolina Ambiente, aveva promesso l’imminente pubblicazione del bando triennale 2023-2025, arrivata proprio pochi giorni prima della fine dell’anno. Un passo fondamentale anche in vista della realizzazione del primo ospedale veterinario pubblico d'Italia, che sorgerà proprio alla Muratella.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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