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6 Novembre 2022
12:30

Nuovo insetto “alieno” trovato per la prima volta in Italia. L’esperto: «La sua presenza è motivo di allarme»

Una particolare tipologia di cocciniglia è stata individuata tra i pini di Bari da un team di ricerca. Il rischio è quello di una rapida diffusione.

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Un insetto non più grande di un millimetro. Una specie descritta in Spagna all’inizio del Novecento ma mai trovata in Italia prima d'ora. Un team di ricerca delle Università degli Studi di Bari Aldo Moro e di Padova ha individuato su alcuni pini dell’area urbana di Bari la presenza della Gomezmenoraspis pinicola, una specie aliena mai rilevata nel nostro Paese ma che a quanto pare sarebbe in rapida espansione già in altri territori.

Si tratta di un Diaspide deltoidale, una cocciniglia molto piccola che si ripara tra due scudetti di cera e sostanze proteiche. Grazie alle sue dimensioni ridotte si nasconde negli anfratti della corteccia degli alberi, collocandosi tra le squame, ed è quasi sempre immobile. Se si sposta lo fa involontariamente trasportato dal vento o aggrappato ad uccellini o ad altri piccoli animali.

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Il Prof. Francesco Porcelli, Entomologo

A realizzare la scoperta è stato Francesco Porcelli, professore associato di Entomologia del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Ateneo barese: «A quali conseguenze possa portare la sua presenza va ancora valutato – spiega a Kodami – certo, se l’avessimo trovata in pinete urbane in Spagna non sarebbe stato preoccupante. Il fatto che una specie che è stata ferma per oltre cento anni improvvisamente si sposti, prima espandendosi notevolmente in Turchia invadendo le pinete costiere, è motivo di allarme. Quando questi insetti cambiano luogo di vita e infestano nuove piante vuol dire che è cambiata in loro qualcosa, le specie hanno selezionato nuove popolazioni più invasive. In particolare con organismi piccoli, perché più la biomassa è modesta, cioè più le dimensioni sono piccole, più gli esemplari possono essere numerosi e diventare maggiormente infestanti. Un esempio abbastanza evidente è quello delle zanzare: non è un caso che siano così piccole, in questa maniera con poco sangue possono riprodursi più facilmente. Animali più grandi, invece, hanno cicli riproduttivi molto più lunghi».

Come detto servirà del tempo per capire se la presenza di questi insetti possa risultare dannosa per il nostro ambiente: «Questa specie vive insieme alla toumeyella parvicornis che è sicuramente un insetto molto dannoso – continua Porcelli – da capire dunque se le due specie fanno danno insieme o fa danno solo una delle due. Ad ogni modo faremo altre osservazioni e monitoreremo ulteriormente la situazione. Non vorremo ritrovarci nelle stesse situazioni dei casi recenti del Punteruolo Rosso delle Palme, dell’Aleurocanto e della Psilla dei fichi ornamentali».

La segnalazione, come previsto dalla legge, è stata inviata all’Osservatorio Fitosanitario.

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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