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15 Gennaio 2024
11:22

Nuovo gattile di Rho a rilento: il Comune rassicura e conferma il suo impegno

Il progetto della ricostruzione del gattile di Rho, in provincia di Milano, va avanti nonostante le difficoltà economiche che si stanno incontrando. Dimensione Animale, che ha vinto il bando, vuole portare avanti l’impegno preso e lo stesso farà il Comune.

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Nonostante le difficoltà, soprattutto economiche, il piano di ricostruzione del gattile di Rho, in provincia di Milano, prosegue. L’assessora anche all’Ambiente e agli Animali Valentina Giro ha dedicato al tema parte dell'ultima Commissione consiliare per confermare che la collaborazione tra Comune e l’Associazione Dimensione Animale Odv, che nel luglio 2020 si è aggiudicata il bando per la ricostruzione, è costante.

«Il Comune – ha spiegato l’Assessora – ha avuto rassicurazioni in questo senso: il progetto va avanti e l’associazione vuole portare avanti l’impegno preso. Capiamo le perplessità di chi teme che sia tutto fermo, ma in questi mesi si è sempre lavorato per supportare l’Associazione e risolvere insieme i problemi».

Tutta la vicenda prende l’avvio nel luglio 2020 quando Dimensione Animale Odv si aggiudicò il bando per la ricostruzione del gattile: questo prevede nello specifico la realizzazione di un nuovo edificio sull’area comunale di via Turati, insieme alla gestione del servizio. La procedura prevede che sia responsabilità dell’Associazione sviluppare il progetto in tutti i suoi aspetti e provvedere alla realizzazione con i propri fondi.

La parte dell’Amministrazione consiste, invece, nel mettere a disposizione l’area, oltre a un contributo straordinario a fondo perduto di 150mila euro, corrispondente al risarcimento riconosciuto dall’assicurazione per i danni subiti nell’incendio che aveva distrutto la struttura. Per la gestione dei gatti sono invece previsti 25mila annuali per 30 anni, finanziati all’Associazione in base alle spese sostenute per la cura dei mici. L’opera realizzata, alla fine della concessione trentennale, resterà al Comune: si tratta quindi, per essere precisi, di un’opera pubblica che viene costruita da un ente del terzo settore che può agire senza seguire il codice degli appalti nel rispetto dei requisiti indicati nel bando, come previsto dalla normativa.

E fin qui, tutto regolare se non che la ricostruzione, che è ufficialmente iniziata nel novembre 2021 con l’allestimento del cantiere e l’esecuzione delle opere preliminari alla realizzazione della struttura, procede però molto a rilento a causa di problemi economici manifestati dall’Associazione già da tempo e pubblicati anche sul loro sito nella sezione dedicata al tema: «Il costo totale per la realizzazione dell’opera finita ammonta a 850mila oltre IVA al 22%, ma l’importo congelato finora e destinato alla ricostruzione del gattile ammonta a 391.638,48 euro», differenza che ha portato a una revisione del progetto per ridurre i costi, pur mantenendo tutte le caratteristiche previste in origine.

«Il lavoro del Comune – sottolinea l’assessora Giro – per supportare l’Associazione e risolvere insieme i problemi continua. Da parte nostra vogliamo ancora una volta rassicurare rispetto ai fondi pubblici: in accordo con l’Associazione, al momento non sono ancora stati erogati i 150mila euro previsti dalla convenzione, una cifra importante che sarà trasferita quando il cantiere prenderà effettivamente vita. Nel mentre, però, stiamo erogando un contributo annuale per la gestione del gattile provvisorio per garantire le cure e il cibo necessari ai gatti. I fondi raccolti dai cittadini, invece, sono custoditi dall’associazione, che sta facendo tutti gli sforzi possibili per far partire il cantiere in tempi brevi».

Al di là delle polemiche, l’impegno del Comune sul tema è scritto nero su bianco negli atti pubblici: 150mila euro per la ricostruzione, l’area su cui costruire e un contributo complessivo sulla gestione di 750mila euro in trent’anni. Impegno che viene, come si comprende dalle parole dell’assessora, confermato con la speranza che si rispettino i tempi concordati per concludere il progetto.

Nel frattempo, nonostante le difficoltà, l’Associazione per tutto questo tempo non ha mai interrotto l’attività: nel 2022 i volontari hanno recuperato e curato 21 mici, ne hanno restituiti 36 che si erano smarriti alle proprie famiglie e ne hanno sterilizzato 29 appartenenti a colonie registrate e non. In tutto sono stati accolti nel rifugio 119 gatti, per tutti è stata effettuata la profilassi sanitaria di routine (inserimento chip, sverminazione, vaccinazioni, sterilizzazioni e ogni altra cura necessaria). Sei, purtroppo, non ce l’hanno fatta. Ma ben 99 sono stati adottati. Ora il Comune attende i dati relativi al 2023 appena concluso.

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Simona Sirianni
Giornalista
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