27 Luglio 2022
15:09

No, il ritrovamento di fossili di plesiosauri non rende possibile l’esistenza del mostro di Loch Ness…

Nuovi fossili di plesiosauri provenienti dal Marocco suggeriscono che questi antichi rettili da sempre considerati marini potessero vivere anche in acqua dolce.

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Finalmente sono state trovate le prove dell'esistenza del mostro di Loch Ness? Assolutamente no, nell'omonimo lago scozzese non c'è alcun mostro preistorico e Nessie resterà per sempre solamente una creatura leggendaria. Un team di ricercatori ha trovato per la prima volta dei fossili di piccoli plesiosauri d'acqua dolce, rettili tradizionalmente considerati esclusivamente marini e da sempre associati al mostro scozzese.

Lo studio pubblicato sulla rivista Cretaceous Research suggerisce che questi antichi rettili estinti vivevano e si nutrivano abitualmente anche in acqua dolce, insieme a rane, coccodrilli, tartarughe, pesci e all'enorme dinosauro acquatico Spinosaurus. I resti fossili provengono infatti da un sistema fluviale dell'area di Kem Kem, nel Sahara marocchino, e risalgono a circa 100 milioni di anni fa, nel periodo Cretacio.

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Ricostruzione dei plesiosauri di Kem Kem. Illustrazione dell’Università di Bath

Tra i depositi fluviali i ricercatori hanno trovato numerosi denti, vertebre e un omero appartenente a un esemplare giovane con una lunghezza stimata di circa 1,5 metri, per un totale di circa 12 individui appartenenti alla famiglia die leptocleididi. L'usura di alcuni denti, invece, suggerisce che si trattava invece di esemplari adulti, le cui dimensioni sono state invece stimate in circa 3 metri di lunghezza.

Secondo gli autori, tutte queste prove fanno dedurre che leptocleididi di Kem Kem potrebbero essere stati visitatori occasionali provenienti dal mare che tolleravano l'acqua dolce oppure addirittura plesiosauri completamente adattati alla vita fluviale, un po' come alcuni delfini di fiume di oggi, che partendo dal mare hanno colonizzato con diverse specie anche i fiumi. Le piccole dimensioni avrebbero permesso loro di cacciare anche in fiumi poco profondi, dove i fossili mostrano la presenza di una fauna ittica incredibilmente ricca.

I plesiosauri sono stati scoperti per la prima volta nel 1823 dalla paleontologa inglese Mary Anning, una raccoglitrice di fossili professionista che contribuì a cambiare per sempre il pensiero scientifico riguardo alla storia della vita Terra. Erano rettili preistorici (e non dinosauri!) con teste piccole, collo lungo e quattro pinne natatorie e si sono estinti assieme ai dinosauri non aviari 66 milioni di anni fa.

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Nessie, il mostro di Loch Ness, è stato spesso associato a un plesiosauro

Questi animali preistorici hanno da sempre ispirato le ricostruzioni del mostro di Loch Ness, ritenuto spesso dai suoi sostenitori un plesiosauro sopravvissuto fino ai giorni nostri. Ammesso per assurdo che una cosa del genere fosse possibile, gli scettici più pignoli hanno però sempre controbattuto sostenendo che sarebbe stato impossibile per un rettile marino sopravvivere in acqua dolce.

Da oggi, almeno secondo questo nuovo studio, questo argomento non è più così solido poiché molto probabilmente alcune specie di plesiosauri erano in grado di vivere tranquillamente anche in acqua dolce. Da qualche parte quindi, almeno in teoria, un animale molto simile a Nessie potrebbe aver nuotato per davvero in un lago.

In copertina un plesiosauro di Kem Kem viene attaccato da uno Spinosaurus. Illustrazione dell'Università di Bath

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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