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10 Agosto 2023
11:49

Scoperti in Cina i resti fossili di una possibile nuova specie umana

Un team di paleontologi ha scoperto a Hualongdong, nella Cina orientale, alcuni fossili che sembrano appartenere a una nuova specie del genere Homo finora ancora sconosciuta, risalente a circa 300.000 anni fa.

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Un team di paleontologi dell'Accademia cinese delle scienze, in collaborazione con i colleghi di numerose altre università cinesi e internazionali, ha appena scoperto in un sito a Hualongdong, nella Cina orientale, alcuni fossili che sembrano appartenere a tutti gli effetti ad una nuova specie del genere Homo finora ancora sconosciuta. Lo studio è stato recentemente pubblicato sul Journal of Human Evolution.

Questa scoperta sta facendo particolarmente discutere tra gli ambienti accademici di tutto il mondo, poiché causerà probabilmente un riassestamento dell'albero evolutivo della nostra specie, in particolar modo riguardo le specie appartenenti al genere Homo che abitavano l'Eurasia durante il tardo Pleistocene, circa 300.000 anni fa. Un periodo in cui la Terra sembrava essere particolarmente affollata di specie umane e che presto avrebbe visto la comparsa di Homo sapiens, nel cuore dell'Africa meridionale, circa 50.000 anni più tardi.

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Per chiarire se questo nuovo scheletro cinese appartiene davvero a una specie sconosciuta, il team di antropologi cinesi e inglesi ha analizzato in particolar modo il cranio e la mascella del reperto, oltre ad alcune ossa delle gambe che sono più arcaiche rispetto alle forme umane moderne. Il cranio ritrovato a Hualongdong, in particolare, presenta delle caratteristiche uniche al livello della mascella, che lo differenziano da tutte le altre specie. Dispone infatti di un bordo inferiore triangolare e di una curva unica, molto schiacciata, che nessun altra specie umana ha assunto nella lunga storia della loro evoluzione.

Se l'esemplare ritrovato a Hualongdong potesse infatti calcare le strade che noi oggi comunemente attraversiamo, mentre passeggiamo per le metropoli, assicurano i ricercatori, lo riusciremmo a identificare abbastanza facilmente come "non appartenente alla nostra specie", in quanto a differenza nostra tale individuo non possedeva un vero e proprio mento e aveva delle caratteristiche fisiche che lo facevano rassomigliare molto di più ad un H.erectus, rispetto ad una specie umana moderna.

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Nel tentativo di determinare comunque se questa specie fosse imparentata con le altre forme appartenenti al genere Homo che già conosciamo (Erectus, Denisova, Neanderthal, Heidelbergensis), il team ha anche effettuato delle scansioni 3D dello scheletro in modo tale da mettere a confronto le ossa con gli altri reperti. Ed uno dei primi risultati ottenuti da questo confronto è stato quello che ha escluso la parentela tra questo uomo misterioso e i Denisovani, che sono stati un popolo altrettanto sfuggente che visse in Asia a cavallo fra l'Era Glaciale e l'espansione dei Sapiens in tutto il mondo.

Questo ha permesso agli scienziati di sperare di aver appena trovato un terzo nuovo ramo evolutivo umano diverso dai Denisovani e dall'Homo erectus, ma che comunque allo stesso tempo molto vicino alla nostra specie. Per confermare questa teoria, tuttavia, gli scienziati devono studiare ancora a lungo questo reperto e sperare di estrarre sufficiente DNA antico (come è stato fatto per i Denisoviani e i Neanderthaliani da Svante Paabo), così da definire meglio le parentele al di là delle caratteristiche fisiche condivise o meno con le altre specie.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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