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24 Giugno 2021
10:30

Nel Parco del Matese arrivano le casette per tutelare gli scoiattoli

Domani a San Gregorio Matese (Caserta) è festa grande per gli scoiattoli. Complice anche la pandemia di Covid-19 gli animali hanno ripopolato questa porzione di Appennino meridionale. Il Parco regionale del Matese ha realizzato alcune casette tutte per loro, per fare in modo che i visitatori possano dar semi da mangiare senza disturbarli.

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Lo scoiattolo nero meridionale – Foto di Matesenostrum

A San Gregorio Matese (Caserta) è festa grande per gli scoiattoli. Complice anche la pandemia di Covid-19, gli animali hanno ripopolato questa porzione di Appennino meridionale. Il Parco regionale del Matese ha realizzato alcune casette tutte per loro, per fare in modo che i visitatori possano dar semi da mangiare senza disturbarli o avvicinarsi troppo.

I piccoli roditori vivono in luoghi come il parco di Villa Luisa, nella cittadina casertana. Più nel dettaglio si tratta dello scoiattolo nero dell’appennino meridionale (Sciurus meridionalis), che sempre più frequentemente si vede mentre attraversa le cime dei grandi alberi di quell’ecosistema.

Un'oasi per gli scoiattoli nell'alto Casertano

Grazie a un’intesa tra l’amministrazione comunale e il parco si è pensato di valorizzare la biodiversità con otto casette di legno che permetteranno ai visitatori di lasciare al loro interno semi, noci e cibo per gli scoiattoli: un modo per cercare di invitare gli animali a rimanere in quei luoghi. Domani, spiegano dal parco, «verrà scoperta un'insegna e una delle casette, per indicare ai visitatori che in quel luogo vivono e prolificano questi piccoli roditori e che la loro presenza rappresenta la vera tutela della biodiversità di cui il Matese è fiero».

«La nostra è un’iniziativa per tutelare la fauna esistente: vogliamo dare un segnale per la tutela del loro habitat – dice a Kodami Vincenzo Girfatti, presidente del Parco – Aver creato un’area accogliente per gli scoiattoli significa anche che deve essere salvaguardato. Chi la visita deve avere rispetto della zona e dei suoi animali. Purtroppo in alcuni luoghi d’Italia gli scoiattoli non autoctoni sono stati introdotti pur di stimolare il turismo e hanno creato problemi incredibili. Questo non è il caso: la specie è del territorio e naturalmente hanno popolato la zona».

«Il meridionalis è endemico dell’Italia – spiega Pasquale Buonpane, presidente dell’associazione Matesenostrum, che si batte per la tutela della flora e della fauna nell'area – Gli scoiattoli si trovano qui un po’ dovunque, dalla pianura all’alta montagna. Secondo stime approssimative ci sarebbero migliaia di esemplari ma sarebbe opportuno fare uno studio proprio per capirne il numero».

Lo scoiattolo nero calabrese

Lo sciurus meridionalis per molto tempo è stato considerato una sottospecie dello sciurus vulgaris, lo scoiattolo rosso. E' endemico nel Mezzogiorno, tra Calabria, Basilicata e Campania. Una ricerca italiana pubblicata su Hystrix – The Italian Journal of Mammalogy, ha dimostrato come sia una specie propria. Ha un tipico colore del mantello, da marrone scuro a nerastro. Rispetto al vulgaris ha una maggiore lunghezza del piede posteriore e pesa il 35% in più.  Come nome comune i ricercatori hanno voluto chiamarlo "scoiattolo nero calabrese", proprio perché è frequente trovarlo in Calabria.

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