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1 Dicembre 2023
9:00

Multa da 24.000 euro per maltrattamento animale a un cacciatore catalano

Un cacciatore in Catalogna dovrà pagare una multa di 24.000 euro per aver maltrattato i suoi animali e averli tenuti in condizioni miserabili. Oltre alla confisca degli animali, avrà il divieto di detenzione di altri individui per un anno, nonché la chiusura delle strutture illegali che deteneva.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Una vittoria importante in Spagna. Un cacciatore della provincia di Tarragona, in Catalogna, dovrà pagare una multa di 24.000 euro per aver maltrattato e aver tenuto i suoi animali in condizioni miserabili. Oltre alla confisca degli animali, arriva il divieto di detenzione di altri individui per un anno, nonché la chiusura delle strutture illegali che deteneva.

La Spagna in quest’ultimo anno è stata particolarmente impegnata nel riconoscimento dei diritti degli animali tramite la stesura, le modifiche e la pubblicazione della nuova Legge di Protezione dei Diritti e del Benessere degli Animali (Ley 7/2023) e tramite l’inclusione di importanti modifiche al Codice penale in caso di maltrattamento e/o uccisione di animali.

Come risultato del suo travagliato iter, la Legge 7/2023 ha tenuto fuori i cani da caccia dalla protezione animale che spetta invece agli altri “animali da compagnia”. Nonostante non direttamente protetti dalla Legge nazionale, le associazioni locali per la protezione degli animali si battono ogni giorno per combattere i casi di maltrattamento conclamati.

E così è stato per un cacciatore catalano che già nel 2022 era stato denunciato da FAADA (Fundación para el Asesoramiento y Acción en Defensa de los Animales). La Fondazione in quel momento aveva ottenuto la confisca di 17 cani tenuti in pessime condizioni dall’uomo, presso il suo terreno a Banyeres del Penedés, in provincia di Tarragona (Catalogna). Gli animali erano tenuti in gabbie praticamente prive di cibo e in condizioni igieniche e di benessere assolutamente inadeguate, se non inesistenti. Erano infestati da pulci e zecche, feriti, circondati da sporcizia, escrementi, frammenti ossei e resti di cadaveri di altri cani precedentemente deceduti.

In quel momento, l’ufficio legale di FAADA si occupò di fornire la consulenza legale al Comune con lo scopo di guidarlo sulle procedure per la confisca degli animali e su come procedere all'avvio della relativa pratica sanzionatoria.

Dopo l’iter legale, un anno dopo, a novembre di quest’anno, il cacciatore è stato finalmente punito con una multa di 24.000 euro per:

  • Maltrattamento di animali con gravi conseguenze per la loro salute;stato di abbandono ed incuria dei cani, assenza di assistenza veterinaria e alimentazione inadeguata
  • Mantenimento degli animali in strutture fatiscenti e inadeguate dal punto di vista igienico-sanitario
  • Recidiva nella commissione di infrazioni gravi nel corso dell'ultimo anno, in particolare, per non essere iscritto nel registro dei nuclei zoologici

Oltre a tutto questo, è stata prevista la chiusura e l’inutilizzabilità delle strutture per il mantenimento di animali, così come l'interdizione alla detenzione di animali per il periodo di un anno.

Questo episodio legale è una piccola grande battaglia vinta a favore della protezione degli animali, ancor più in un paese come la Spagna, che ha dimostrato una gran debolezza dinnanzi alla lobby dei cacciatori.

Il Comune catalano e il suo Sindaco, accettando la consulenza tecnica e legale della fondazione con la volontà di procedere nel modo migliore per gli animali, hanno dimostrato che il maltrattamento animale si può combattere. Questo è un chiaro esempio di collaborazione vincente tra una pubblica amministrazione e un organismo specializzato nella protezione degli animali. Sperando che sempre più amministrazioni seguano questo esempio.

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Laura Arena
Veterinaria esperta in benessere animale
Sono un medico veterinario esperto in comportamento animale, mi occupo principalmente di gestione del randagismo e delle colonie feline, benessere animale e maltrattamento animale con approccio forense. Attualmente lavoro in Italia, Spagna e Serbia.
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