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7 Marzo 2023
10:32

Morta aquila reale di saturnismo: un’altra vittima delle munizioni al piombo

Un'aquila reale è morta di saturnismo. L'esemplare era stato recuperato in condizioni disperate nei boschi della Val di Sur, in provincia di Brescia. A ucciderlo, con tutta probabilità, l'ingestione di prede abbattute con munizioni di piombo.

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Non è sopravvissuto il giovane esemplare di aquila reale recuperato nei boschi della Val di Sur qualche giorno fa. A ucciderlo è stata, come spesso accade per i rapaci, un’intossicazione da piombo, dovuta all’ingestione di prede abbattute o ferite da cacciatori con munizioni di piombo, appunto, che ancora vengono utilizzate in Italia.

L'aquila, circa un anno d’età, è stata trovata nella frazione di San Michele, nel territorio del Comune di Gardone Riviera, in provincia di Brescia. A recuperarloa sono stati gli agenti della Polizia Provinciale del distaccamento di Vestone insieme con un veterinario di ATS, che l'hanno trasferita al Centro Recupero Animali Selvatici di Valpredina, gestito dal Wwf, nella speranza di poterla salvare. Da subito, l'esemplare è apparso molto debole e fortemente debilitato, oltre che denutrito, e l’assenza di ferite visibili ha lasciato sospettare che fosse affetto da saturnismo.

A poche ore dall’ingresso al Cras, purtroppo, la giovane aquila è morta. I veterinari hanno disposto una serie di test per accertare le cause del decesso, ma l’ipotesi più probabile resta l’intossicazione da piombo, una delle principali cause di morte di origine antropica per molti rapaci europei. Aquile, falchi e avvoltoi mangiano spesso animali feriti o uccisi dai cacciatori, e in questo modo ingeriscono il piombo, finendo per esserne avvelenati e morire lentamente, tra atroci sofferenze. Non è un caso che ormai da anni una delle principali battaglie di associazioni e ornitologi sia quella di vietare l'utilizzo di munizioni di piombo, con la Rete "Stop Piombo sulle Alpi”, che se ne è fatta portavoce.

Proprio la rete ha anche lanciato una petizione su Charge.org che ha superato il traguardo iniziale delle 15.000 firme ed è salita a oltre 30.000. Indirizzata alla provincia di Sondrio e alla Regione Lombardia, la petizione chiede che, se proprio la caccia deve continuare, vengano quantomeno vietate le munizioni di piombo, responsabili dell’intossicazione di numerosissimi rapaci e della loro morte. Soprattutto sulle Alpi e in Europa centro meridionale, dove la problematica è particolarmente grave, come ha dimostrato lo studio di ERSAF – Direzione Parco Nazionale dello Stelvio, Provincia di Sondrio, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZSLER) e Ispra: il 44% dei 252 cadaveri di aquila reale e avvoltoi analizzati ha evidenziato valori cronici di piombo superiori al normale, e livelli da avvelenamento clinico nel 26% dei casi.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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