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23 Agosto 2023
10:06

Maxi operazione anti bracconaggio in Thailandia, sequestrata oltre una tonnellata di scaglie di pangolino

Il carico è stato intercettato nella provincia di Kalasin, arrivava dalla Malesia ed era diretto in Cina. Valeva circa 1,4 milioni di dollari, ed era destinato al mercato della medicina tradizionale.

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Una maxi operazione anti bracconaggio condotta in Thailandia dalle autorità locali e dal personale del Fish and Wildlife Service statunitense ha consentito di sequestrare oltre una tonnellata di scaglie di pangolino, un carico del valore di oltre 1,4 milioni di dollari intercettato prima che potesse essere portato fuori nazione attraverso il confine.

Le scaglie sono state trovate qualche giorno fa nella provincia nord-orientale di Kalasin. Le autorità hanno bloccato un camion guidato da due uomini, e nel vano di carico sono stati trovati i sacchi pieni di scaglie. Stando a quanto ricostruito dalle autorità, il mezzo era partito dalla Malesia ed era diretto in Cina attraverso Thailandia e Laos: una volta a destinazione, le scaglie di pangolino sarebbero state vendute a un prezzo di 1.129 dollari al chilogrammo a clienti cinesi. I due uomini sono stati quindi arrestati con l’accusa di possesso illegale di cadaveri di animali protetti.

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I pangolini sono una specie ad altissimo rischio, e il loro commercio è illegale. Si tratta di animali protetti a livello internazionale, decimati e a rischio estinzione proprio a causa del bracconaggio. Questi mammiferi sono infatti tra gli animali più braccati illegalmente al mondo a causa della richiesta di parti del loro corpo per la medicina tradizionale, in particolare delle scaglie che li ricoprono e li proteggono. Nel 2016, la Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate di Fauna e Flora Selvatiche (Cites) ha adottato una serie di misure per proteggerli, inclusi il divieto del commercio internazionale di ogni loro parte, e molte nazioni hanno anche leggi e regolamentazioni interne per proteggerli. Sforzi che non bastano però a scoraggiare la caccia e il traffico.

La caccia illegale, insieme alla perdita dell'habitat naturale a causa della deforestazione e dell'espansione umana, ha portato i pangolini ormai sull'orlo dell'estinzione. Nel 2019, tutte le specie sono state elencate nella Cites , nell'Appendice I, che vieta il commercio internazionale di pangolini e di qualsiasi parte dei loro corpi. Un report redatto dalla Wildlife Justice Commission riporta che tra il 2000 e il 2019 sono stati uccisi 895.000 pangolini, numero che rappresenterebbero soltanto la punta dell’iceberg.

Il problema, come detto, è rappresentato dal fatto che in molte culture orientali le loro scaglie rappresentano un ingrediente chiave per molti preparati medicinali. Una volta ucciso l'animale, vengono staccate, fatte seccare e poi trasformate in polvere e da lì in pillole, vendute come "miracoloso rimedio" per una grande varietà di disturbi, dall'artrite al mal di stomaco. A questo si aggiunge che la loro carne è particolarmente ricercata perché considerata una prelibatezza, elementi che danno al pangolino un tragico primato: quello di essere il mammifero più trafficato al mondo.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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