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9 Ottobre 2023
10:53

Marcus, il cane non vedente abbandonato che trova famiglia e vive meglio grazie a un ecolocalizzatore

Uno Staffordshire Terrier non vedente, lasciato ad aprile alla Fondazione francese 30 Million Friends, oggi vive con dei nuovi umani affidatari. I volontari, oltre alla famiglia, però, gli hanno permesso di vivere più serenamente la sua disabilità anche grazie a un dispositivo progettato appositamente per lui da un generoso donatore della Fondazione.

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Marcus è uno Staffordshire Terrier cieco di 6 anni, lasciato dai suoi pet mate nell'aprile 2023 alla Fondazione 30 Million Friends, la più importante associazione francese di tutela dei diritti animali. I suoi umani avevano deciso che non potevano più prendersene cura e quindi si erano svincolati dal fedele amico, attraverso quella che qui in Italia chiamiamo cessione di proprietà, metodo considerato meno crudele poiché l'animale viene abbandonato in un canile ma che in quanto a sofferenza, però, è tale e quale a quella provata per l'abbandono.

Il destino di Marcus, però, evidentemente non era quello di restare da solo ma di far parte di una famiglia, anche se non la stessa d’origine e anche se solo affidataria, che lo amasse nel modo più intenso possibile, nonostante le sue difficoltà di salute: Marcus non ci vede.

Il cane, infatti, oggi vive come è giusto che sia, ma le buone notizie non finiscono qui: l’associazione gli ha anche permesso di vivere più serenamente la sua disabilità. Il nuovo aiuto di cui beneficia il cane è stato appositamente progettato da un generoso donatore della Fondazione che ha deciso di contattare i volontari per offrire loro la sua invenzione. Ed è così che oggi Marcus indossa una trasmettitore che emette ultrasuoni quando si avvicina a un ostacolo che gli permette di muoversi con più calma, senza avere il timore di sbattere contro un muro o un mobile. Questo succede perché, attraverso una scatola fissata al collare, quando l’animale emette un'onda sonora, questa rimbalzando su un oggetto provoca un'eco di ritorno che fornisce informazioni sulla sua distanza e le sue dimensioni. Il meccanismo utilizzato si chiama "ecolocalizzazione".

Il proprietario dell’invenzione ha avuto l’idea di sviluppare questo sistema quando era venuto a sapere che il suo cane avrebbe perso la vista a causa di un'atrofia degenerativa della retina. Dopo diverse studi è così arrivato all'ecolocalizzazione e da quel momento ha deciso che la sua missione sarebbe stata quella di aiutare il maggior numero possibile di cani affetti da cecità.

Grazie a questa scatolina, dunque, il cane è in grado di rilevare gli oggetti di uso quotidiano ed evitare gli ostacoli come marciapiedi, pali e alberi mentre è in passeggiata, orientandosi anche negli ambienti sconosciuti: l'assimilazione del meccanismo richiedono un periodo di adattamento di almeno tre mesi. Per il momento Marcus, ma è solo una settimana che indossa il dispositivo, è in fase di apprendimento, ma tutto fa pensare che riuscirà presto a utilizzarlo nel migliore dei modi.

Come racconta la sua pet mate, il cane ha ancora qualche difficoltà a comprendere il sistema che funziona solo quando è davvero concentrato. Non ha nessuna difficoltà, invece, a godersi al massimo la sua nuova vita nella sua nuova casa, sia durante una passeggiata bucolica con i suoi coetanei o al caldo del divano.

Le famiglie affidatarie svolgono un ruolo essenziale per gli animali che attendono di trovare una casa definitiva soprattutto per quelli che hanno bisogni specifici e necessitano di cure, affetto e fiducia. Fortunatamente, la Fondazione 30 Million Friends può contare regolarmente su una rete di persone che hanno il desiderio di migliorare la vita di queste creature indifese, così come è stato per Marcus.

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Simona Sirianni
Giornalista
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