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18 Giugno 2023
9:30

L’elefante Chhouk con la zampa tranciata da una trappola torna a camminare grazie a una protesi

La ONG Wildlife Alliance dopo aver trovato nella foresta cambogiana l'elefante asiatico Chhouk con una zampa tranciata e infetta, lo ha accolto nel suo rifugio prestandogli soccorso e medicando le sue ferite. Ma soprattutto facendogli realizzare una maxi protesi con la quale il pachiderma è tornato alla sua vita normale.

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Una trappola collocata nelle foreste della Cambogia dai bracconieri gli avrebbe potuto impedire di camminare per sempre se la Wildlife Alliance, ONG in difesa della fauna selvatica, dopo aver trovato l' elefante asiatico Chhouk con una zampa tranciata e infetta, non lo avesse accolto nel suo rifugio prestandogli soccorso e medicando le sue ferite.

Per la sua zampa purtroppo non c’è stato nulla fare ed è stato necessario amputarla, ma al suo posto è apparsa una protesi extralarge che da allora ha permesso a Chhouk di tornare a vivere normalmente. A finanziare in parte la realizzazione della zampa nuova, realizzata con pneumatici riciclati, plastica e schiuma per dare all’elefante il massimo comfort. Pesa circa 20 kg e va sostituita ogni 6 mesi visto che Chhouk è ancora in fase di sviluppo, si è impegnato il Paradise Wildlife Park grazie al quale la Wildlife Alliance ha potuto ridato le speranze al pachiderma.

Il fotografo Cameron Whitnall è andato a trovare l’elefante per vedere come se la passasse e ha condiviso sul suo profilo TikTok un video in cui mostra il pachiderma con la sua protesi spiegando come avviene l’inserimento della nuova zampa da parte del team della Wildlife Alliance e di come una volta calzata Chhouk inizi a camminare e a esplorare l’ambiente circostante molto felicemente.

I continui progressi della medicina e della tecnologia fortunatamente si mettono a disposizione anche degli animali che proprio grazie ai passi fatti in questo senso possono spesso tornare allo loro vita normale anche dopo aver subito incidenti o amputazioni. Dalle zampe alle pinne ai becchi esiste già un buon campionario dell’anatomia persa o danneggiata che la tecnica ortopedica veterinaria ha provveduto a riparare e ricostruire.

E, le protesi ortopediche per amputazione degli arti che servono oggi per la riabilitazione degli esseri umani, vengono realizzate oggi anche per gli animali: quando, infatti, l’opzione chirurgica di amputazione di una o più zampe resta l’unica alternativa, nella gran parte dei casi è vero che si salva l’animale, ma purtroppo non si salva la sua vitalità di cui ha enormemente bisogno. Per questo le protesi su misura, capaci di farli tornare a vivere decentemente senza ridurre la qualità delle loro giornate, sono una degna soluzione.

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Simona Sirianni
Giornalista
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