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30 Agosto 2021
13:15

Le ultime iguane rosa della Galápagos: ne restano appena 211

Si è concluso il primo e più approfondito censimento della rara e minacciata iguana rosa delle Galápagos, specie che vive esclusivamente sull'isola isabella. Le stime sulla popolazione effettuate dai ricercatori sono allarmanti: al mondo retano solamente 211 esemplari e la specie necessita quindi di urgenti e drastiche misure di conservazione.

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Si è appena concluso il più esaustivo e completo censimento della popolazione della rarissima e minacciata iguana rosa delle Galápagos (Conolophus marthae), una specie che vive esclusivamente sull'isola Isabela, la più grande dell'arcipelago. La spedizione durata 10 giorni è stata coordinata da Galápagos Conservancy e dal Parco Nazionale delle Galápagos e ha coinvolto 30 persone tra naturalisti, biologi e ranger del paro. I risultati sono decisamente allarmati: al mondo restano appena 211 iguane rosa e la specie necessita di disperate e urgenti azioni di conservazione, oppure si estinguerà a breve.

I ricercatori hanno esaminato un'area di circa 25 km² sul vulcano Wolf, l'unico posto al mondo in cui vive questo rettile rosa. Utilizzando la tecnica di marcatura e ricattura, il più semplice e diffuso metodo di censimento faunistico, gli scienziati hanno catturato e marcato 53 individui, quasi tutti al di sopra dei 1500 metri di quota. Successivamente in base alla frequenza delle ricatture degli individui marcati è stato possibile stimare la popolazione totale, ben al di sotto delle aspettative.

Le iguane rosa delle Galápagos vivono esclusivamente sulla cime del vulcano Wolf, nella parte settentrionale dell'isola Isabella

Prima del censimento, infatti, gli scienziati credevano fossero rimaste almeno 350 iguane, un numero comunque preoccupate ma sicuramente più incoraggiante delle appena 211 attuali. Ma c'è un dato ancor più allarmante emerso da questo censimento: durante i 10 giorni di attività non è stato osservato nemmeno un esemplare giovane. E questo vuol dire che la popolazione non riesce a riprodursi. L'ultimo giovane segnalato di recente è stato osservato addirittura nel 2014.

La riproduzione dell'iguana rosa è resa complicata soprattutto dai ratti e dai gatti domestici introdotti sull'isola dall'uomo. Sono loro gli unici predatori presenti nell'area in grado di mangiare uova e piccoli. Considerando inoltre che la specie vive esclusivamente in una piccolissima area su un vulcano attivo, il rischio che sparisca per sempre è davvero dietro l'angolo.

Le iguane rosa riprese dalle fototrappole del Galápagos Conservancy

Scoperta solamente nel 1986 l'iguana rosa è stata dichiarata una specie distinta da quella terrestre (Conolophus subcristatus) soltnto nel 2009. Secondo studi genetici recenti questa curiosa lucertola rosa si sarebbe separata dalle altre iguane da almeno 1,5 milioni di anni, per poi rimanere completamente isolata sulla cima del vulcano Wolf, nell'estremità settentrionale dell'isola.

L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha inserito questa specie nella categoria "In pericolo critico" della sua Lista Rossa delle specie minacciate. Appena un passo prima dell'estinzione. Considerando il numero esiguo degli individui rimasti e le dimensioni minuscole del suo areale occorre davvero fare in fretta. Una delle possibili soluzioni potrebbe essere avviare un programma di riproduzione in cattività e successivo rilascio in natura, come tra l'altro è già stato fatto con successo proprio con il parente più stretto del lucertolone rosa, l'iguana terrestre. Il parco nazionale ha convocato i ricercatori per sviluppare un'immediata strategia di conservazione e presto ne sapremo sicuramente di più.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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