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22 Dicembre 2022
14:53

Le libellule hanno gli occhi più “veloci” del mondo e percepiscono il tempo diversamente

Le libellule sono fra gli animali che possiedono gli occhi più "veloci" del mondo e questo significa avere una percezione dello scorrere del tempo diversa.

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"Come passa in fretta il tempo quando ci si diverte". Una frase che abbiamo ascoltato tutti almeno una volta nella nostra vita e che si lega a un fenomeno estremamente affascinante, ovvero la percezione relativa del tempo di ognuno di noi. Per quanto possa sembrare complesso, se immaginiamo di balzare fuori da noi stessi, potremmo scoprire un mondo completamente diverso: anche gli animali percepiscono il tempo a modo loro e in questo processo è coinvolta la velocità con cui l'occhio registra le informazioni del mondo circostante. Un nuovo studio ha esaminato queste capacità degli occhi animali scoprendo che l'animale con l'occhio più "veloce" al mondo e che percepisce più rapidamente il tempo è la libellula.

A volte può capitare di immergersi completamente negli occhi di un animale che ci sta affianco: un nostro compagno di vita cane, gatto o anche una lucertola che per un attimo fugace ha incrociato il nostro sguardo mentre prendeva il sole poggiata su un sasso. In quegli istanti è più facile pensare a come possa essere il mondo percepito dai loro sensi: sentirà freddo con le zampe poggiate al suolo? Che colori vedono i suoi occhi? Come percepiranno lo scorrere del tempo?

Una domanda simile è forse ciò a cui hanno pensato un gruppo di ricercatori dell'Università di Galway che hanno presentato uno studio a riguardo alla riunione annuale della British Ecological Society tenuta il 20 dicembre a Edimburgo. Secondo gli studiosi gli animali che percepiscono il tempo più velocemente sono quelli piccoli, possono volare o sono predatori marini.

Come percepiscono il tempo gli animali

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La piccola lucertola che prende il sole sul sasso ricambia il nostro sguardo, ma quel che percepisce con i suoi sensi è estremamente diverso da quel che possiamo immaginare. A partire dai suoi occhi, la sua composizione cellulare è piuttosto simile dalla nostra, ma la sua retina presenta una diversa distribuzione e quantità di piccoli fotorecettori chiamati coni e bastoncelli. La loro abbondanza e posizione permette, ad esempio, di percepire in modo diverso gli oggetti in movimento.

Fra le caratteristiche più interessanti di questi fotorecettori c'è la "risoluzione temporale". Coni e bastoncelli, infatti, hanno capacità di risposta molto diversa in quanto una volta captato un fotone, in parole povere una particella luminosa, inviano un messaggio al sistema nervoso con tempi più o meno lunghi. Stiamo parlando comunque di tempi infinitesimali, ad esempio un bastoncello impiega 300 millisecondi per condurre a termine il processo di emissione di un segnale, mentre un cono in media è 4 volte più veloce.

Questa velocità di risposta influisce sulla capacità degli animali di percepire rapidamente i diversi stimoli visivi che gli si parano davanti che, in poche parole, può essere tradotto così: a seconda della percentuale di coni e bastoncelli presenti nella retina, riusciamo a comprendere meglio o peggio quanto velocemente cambia il mondo circostante. Questa è la definizione di percezione temporale a livello cellulare e fisiologico e proprio per la differente struttura degli occhi negli animali è chiaro che non sia la stessa per tutti gli organismi.

A questo punto è facile che un dubbio si sia insinuato nelle nostre menti: per quale motivo gli occhi di tutti gli animali non si sono adattati per avere una percezione più veloce del tempo? Non dovrebbe aiutarli, ad esempio, per fuggire in situazioni di pericolo? In realtà, evolutivamente parlando una percezione veloce del tempo richiede un dispendio di energie maggiori poiché, oltre alla diversa percentuale di coni e bastoncelli, influisce anche il numero di neuroni legati alle cellule retiniche nell'occhio, cellule nervose che dovranno essere formate, nutrite e preservate. Dunque, ogni specie nel corso dei millenni è stata selezionata in modo tale da avere il giusto compromesso adattativo, utilizzando l'energia risparmiata per altre esigenze come la crescita o la riproduzione.

Alcuni animali percepiscono il tempo più velocemente

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Torniamo dunque alla nostra lucertola che pacatamente prende il sole, ignara che nel nostro cervello si stanno affollando una serie di dubbi e curiosità sulla sua percezione del mondo. Per placare la nostra sete di conoscenza, almeno in parte, gli studiosi dell'Università di Galway hanno voluto raccogliere in una sola ricerca tutti gli studi riguardanti il modo in cui gli animali percepiscono il tempo, creando un vero elenco con gli animali basato sulla "velocità" degli occhi degli animali, ovvero la rapidità con cui percepiscono i cambiamenti intorno a loro.

In particolar modo i ricercatori hanno fatto osservare a diversi animali una luce lampeggiante registrando la velocità con cui il nervo ottico inviava le informazioni al cervello. A questo punto hanno redatto una lista di animali e hanno affiancato a ognuno il risultato della propria performance misurato con la "critical flicker fusion frequency", letteralmente tradotta come "frequenza critica di fusione del lampeggio", una unità di misura espressa in Hertz.

Nella lista è possibile notare come le mosche appartenenti alla famiglia Calliphoridae e le libellule sono state in grado di rilevare i cambiamenti con una velocità più alta, con una visione in grado di gestire fino 300 Hertz. Questo fa si che gli insetti in questione siano fra gli animali con gli occhi "più veloci" del mondo, surclassando gli esseri umani che possono vedere massimo fino 65 Hertz. Fra i vertebrati, invece, gli occhi più veloci appartengono alla balia nera, un piccolo uccello presente anche in Italia, che può vedere fino a 146 Hertz. Anche altri animali hanno occhi piuttosto interessanti: il salmone, ad esempio, ricade all'interno dei 96 Hertz e i cani nei 75 Hertz. Gli occhi più lenti al mondo, però, appartengono alla stella marina corona di spine, con circa 0,7 Hertz.

La velocità degli occhi nella maggior parte dei casi rispecchia perfettamente i bisogni di questi animali. Predatori come le libellule, infatti, hanno bisogno di notare ogni piccolo movimento delle prede, specialmente durante pericolose manovre aeree che necessitano di particolari attenzioni.

Insomma, ancora una volta il mondo animale ci dimostra quanto la nostra percezione delle cose che ci circondano sia limitata. I nostri sensi possono captare solo una piccola parte degli infiniti segnali che l'ambiente ci manda e proprio per questo, la prossima volta che incrociamo lo sguardo con quello di un altro essere vivente, pensiamo a come il mondo che lui percepisce sia diverso da quello che vediamo e sentiamo noi.

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