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20 Giugno 2021
15:00

Le interazioni sociali segrete delle orche svelate dai droni

Un nuovo studio effettuate coi droni ha svelato per la prima volta i meccanismi che regolano le complesse dinamiche sociali delle orche. I ricercatori del Center of Whale Research ha scoperto che è il contatto fisico ha regolare le amicizie tra i singoli individui del gruppo, e che queste sono più forti tra gli individui dello stesso sesso e della stessa età.

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Le orche instaurano interazioni sociali tra le più complesse e intricate tra tutti i mammiferi. Sappiamo moltissimo sull'importanza sociale e culturale dei  gruppi familiari ma molto poco invece sui meccanismi e i fattori che regolano le interazioni tra i singoli individui all'interno del pod, come viene chiamata l'unità familiare di tipo matriarcale in cui sono organizzati questi cetacei.

Un nuovo studio condotto dai ricercatori del Center of Whale Research (CWR) di Washington ha provato a svelare questi meccanismi utilizzato i droni, seguendo e registrando le attività sociali di un pod composto da ventidue orche. Gli studiosi hanno monitorato e filmato le orche per oltre 10 ore al giorno per 10 giorni scoprendo che i legami sociali sono fortemente influenzate dal sesso e dall'età, e che si basano sul continuo e costante contatto fisico. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the Royal Society B.

Il contatto sociale tra le orche

Che i cetacei abbiano strutture sociali complesse e molto simili a quelle di primati (compresi noi umani) è abbastanza noto. I delfini maschi, per esempio, imparano a riconoscere gli "amici più fidati" in base all'esperienze personale, mentre proprio le esperte nonne orche svolgono un ruolo fondamentale all'interno dei gruppi in cui vivono. I dati raccolti da questo importante studio hanno però svelato che a regolare le interazioni sociali all'interno dei pod è soprattutto il contatto fisico, una serie di interazioni tattili tra individui che i ricercatori hanno chiamato social touching.

I droni sono riusciti a registrare circa 800 interazioni di social touching e di gioco fra tutte le orche del pod, compresi "schiaffetti" con le pinne, sfregamenti schiena contro schiena, "abbracci" e momenti di tenere effusioni muso contro muso. Tra i vari comportamenti di gioco svelati c'era persino chi lanciava dolcemente i cuccioli in aria, un po' come facciamo noi umani coi nostri piccoli. Una serie di contatti e comportamenti affiliativi sorprendenti mai studiati prima nelle orche. Ma c'è molto di più: i ricercatori hanno scoperto che tutte queste interazioni fisiche non erano affatto casuali, ma regolate da precise variabili e rivolte a individui specifici.

Anche le orche stringono amicizie

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Le orche seguite dal CWR tendono a spendere molto più tempo nel contatto sociale sempre con gli stessi individui, seguendo dinamiche molto simili a quella che tutti definiremmo come amicizia. Le immagini dei droni hanno rivelato infatti delle chiare preferenze tra gli individui, che scelgono il loro "migliore amico" in base al sesso e all'età. I legami sociali erano infatti molto più forti tra le orche dello stesso sesso e della stessa età.

Inoltre i giovani sembravano essere molto più socievoli degli individui anziani, che invece restavano spesso ai margini del gruppo. Le orche diventano quindi via via più "asociali" e indipendenti man mano che invecchiano, soprattutto i maschi. Questo suggerirebbe una maggiore importanza del ruolo dei giovani nel tenere unito il gruppo, cosa che contrasta leggermente con la centralità sociale dell'esperienza delle femmine, da sempre considerata l'elemento portante del pod.

Questo studio fornisce quindi nuove e interessantissime informazioni sulla complessità delle dinamiche sociale delle orche, che sembrano incredibilmente simili a quelle di scimpanzé, umani e altri primati. Il contatto fisico e l'età sembrano essere quindi il vero collante sociale per le orche e questo apre nuovi e importanti scenari per lo studio e la comprensione del comportamento di questi maestosi e meravigliosi mammiferi marini.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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