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2 Luglio 2021
13:54

Le formiche di fuoco costruiscono zattere con braccia mobili

La formica di fuoco (Solenopsis invicta) ha un comportamento molto particolare: quando gli individui vengono immersi in acqua formano delle zattere galleggianti costituite dai loro stessi corpi. Un team di ricercatori dell'Università del Colorado ha dimostrato, in un articolo pubblicato su Journal of the Royal Society Interface, che riescono a creare anche delle braccia mobili che servono ad esplorare l'ambiente.

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Le formiche sono piccoli insetti che mostrano i comportamenti più svariati. Tra queste la formica di fuoco (Solenopsis invicta), una specie invasiva originaria del Sudamerica, è conosciuta per riuscire a formare delle strutture simili a zattere quando si trova in ambienti allagati. Ma come ci riesce? In una maniera molto particolare: gli individui di questa specie utilizzano i loro corpi per formare una vera e propria rete coesa aggrappandosi l'uno all'altro. Questo interessante comportamento ha suscitato l'interesse di alcuni ricercatori dell'Università del Colorado che hanno osservato queste peculiari strutture in laboratorio per capirne di più, scoprendo che le formiche riescono a creare anche delle appendici mobili che sporgono dalla rete principale per esplorare l'ambiente. La ricerca è stata pubblicata recentemente su Journal of the Royal Society Interface.

Le zattere delle formiche di fuoco funzionano come un tapis roulant

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©Journal of The Royal Society Interface (2021). DOI: 10.1098/rsif.2021.0213

I ricercatori hanno raccolto circa 3000-10000 formiche di fuoco e le hanno messe in un contenitore d'acqua con un'asta verticale posta nel mezzo. Dopodiché hanno posizionato delle telecamere per videoregistrare i loro comportamenti. Immediatamente gli individui si sono agglomerati intorno all'asta per formare la famosa "zattera" composta dai loro stessi corpi. Osservando bene la colonia si sono accorti che questa era formata da due strati con funzioni diverse: quello sottostante era il vero e proprio fulcro strutturale che svolgeva il ruolo di galleggiamento, permettendo alla zattera di non affondare. Quello superiore invece era costituito da formiche mobili, che si spostavano continuamente. Dopo un po' le formiche dello strato superiore hanno avuto un comportamento inaspettato: alcuni individui si sono staccati dalla rete centrale e si sono gettate in acqua, afferrando le formiche posizionate al bordo. In questo modo hanno formato delle vere e proprie appendici o braccia, che si ritraevano e ricostituivano continuamente in diverse parti della colonia. Non è stata però l'unica scoperta: osservando i video i ricercatori si sono accorti che la struttura era sostenuta dal continuo spostamento delle formiche dalla parte superiore a quella inferiore come una sorta di tapis roulant.

Le appendici servono a esplorare l'ambiente

I ricercatori suggeriscono che queste appendici vengono formate per uno scopo ben preciso: esplorare l'ambiente circostante e sfuggire agli ambienti allagati, alla ricerca della terra ferma. La formica di fuoco inoltre è conosciuta anche per un altro particolare comportamento: gli individui "gettano" le formiche morte fuori dal nido formando dei veri e propri cumuli, per evitare probabilmente la diffusione di malattie o infezioni nella colonia. Questa specie è stata importata accidentalmente in diversi paesi tra cui Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, e molti posti asiatici e caraibici. Dato il suo forte impatto sulla fauna selvatica, la flora e le colture è stata inserita dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) nell'elenco delle 100 specie invasive più dannose al mondo.

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