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L’hanno chiamata “Nera”, in omaggio al mantello corvino che la contraddistingue, nella speranza che possa il prima possibile trovare una nuova casa e una famiglia che la ami dopo la terribile esperienza vissuta. Nera, infatti, gattina di soli tre mesi, è stata lanciata da un’auto in corsa in un giardino di San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova, e recuperata dai volontari dell’Oipa.
Ad accorgersi del cucciolo sono stati i proprietari della villetta, che hanno sentito i suoi miagolii provenire dal giardino dopo il passaggio di un’automobile sfrecciata via a tutta velocità. Quando sono usciti hanno trovato la gattina, e dopo averla messa in sicurezza hanno contattato l’Oipa. Al momento del recupero Nera era sotto choc, e zoppicava in maniera evidente. Portata in clinica veterinaria, è stata operata per una frattura al femore con lussazione dell’anca destra, e durante l’intervento le è stato applicato un fissatore esterno associato a un chiodo centro midollare. La gattina ora dovrà seguire un periodo di assoluto riposo e di fisioterapia, dopodiché verrà data in adozione.
«Per chi ama gli animali sembra impossibile che possa esistere davvero qualcuno capace di commettere un’azione tanto spietata nei confronti di piccoli inermi, incapaci di difendersi, eppure tra le modalità di abbandono di un animale c’è anche chi ha il coraggio di lanciarlo dall’auto in corsa», è stato il duro commento dell’associazione, che ha invitato chi desidera avere informazioni su Nera e adottarla a contattare la delegata Marina Barzon al 3401594115.
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Per quanto riguarda invece la persona che l’ha abbandonata in modo così atroce, è bene ricordare che ha commesso un reato: l’abbandono di animali è punito dall'articolo 727 del Codice penale sia con l'ammenda pecuniaria, sia con l'arresto, e prevede che «chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro». A questo si aggiunge il maltrattamento, viste le modalità con cui Nera è stata abbandonata. Chiunque avesse informazioni utili a rintracciare il responsabile può chiamare le forze dell’ordine o la stessa Oipa, anche in forma anonima, per riferire ciò che sa.
