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19 Agosto 2021
17:26

L’alpaca Geronimo condannato a morte ma Helen non ci sta: «Li ostacoleremo»

Chi tenterà di uccidere l’alpaca Geronimo non avrà vita facile. Parola di Helen Macdonald, sua compagna umana. L’animale sarebbe affetto da una tubercolosi bovina e il Defra, il Dipartimento per l’alimentazione, l’ambiente e gli affari rurali, ne ha ordinato l’eutanasia. L’Alta Corte di Londra ha dato ragione all’ente pubblico a seguito di una richiesta della donna di voler sospendere questa condanna a morte.

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Chi tenterà di uccidere l’alpaca Geronimo non avrà vita facile. Gliel’ha giurata la naturalista Helen Macdonald, sua compagna umana. L’animale sarebbe affetto da una tubercolosi bovina e il Defra, il Dipartimento per l’alimentazione, l’ambiente e gli affari rurali, ne ha ordinato l’eutanasia. L’Alta Corte di Londra ha dato ragione all’ente pubblico a seguito di una richiesta della donna di voler sospendere questa condanna a morte.

Helen Macdonald ha una fattoria a Wickwar, nel South Gloucestershire, e nelle ultime settimane ha ricevuto il sostegno di più di 130.000 persone che hanno firmato una petizione rivolta al premier britannico Boris Johnson per fermare l’esecuzione: persino il padre del primo ministro si è unito alla campagna di solidarietà nei riguardi dell’animale.

«Non è finita – commenta la naturalista – Sembra vogliano prendere la decisione di far addormentare a me l’animale per togliere il sangue dalle loro mani. Io non lo faccio». Se i funzionari dovessero entrare nella fattoria lei farà notare tutta la sua contrarietà. «Ci limiteremo a ostacolarli – dice – Non voglio infrangere la legge. Non sono una criminale, ma stanno cercando di trasformarmi in una di loro. Ostruirò chiunque entri nella mia fattoria».

Nel Regno Unito la storia di Geronimo ha fatto molto scalpore, tanto che è stato commissionato un sondaggio da Opinium secondo il quale solo il 16% dei britannici è d’accordo con l’abbattimento. Per Geronimo Helen Macdonald si è impegnata profondamente sul piano giudiziario, tanto da aver speso circa 60mila euro di soli costi legali. La donna ritiene che i risultati dei test sottoposti sull’alpaca siano dei falsi positivi.

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