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30 Marzo 2022
10:36

Scoperta una nuova testuggine gigante delle Galápagos

Analisi genetiche hanno dimostrato che le testuggini giganti di San Cristóbal, alle Galápagos, possiedo un lignaggio diverso dai campioni conservati nei musei. Tutte le tartarughe dell'isola appartengono quindi a una nuova specie formalmente mai stata descritta e che necessita di un nuovo nome.

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Fino a oggi si pensava che le testuggini giganti dell'isola di San Cristóbal, alle Galápagos, appartenessero tutte a un'unica specie: la Chelonoidis chathamensis. La tartaruga fu descritta e nominata per la prima volta a partire da ossa e carapaci raccolti in una grotta nel 1906 e da allora tutti diedero un po' per scontato che anche le altre testuggini dell'isola appartenessero alla medesima specie, ma non è così.

Un nuovo studio basato sull'analisi del DNA di quei vecchi campioni museali ha permesso di scoprire che quel lignaggio non coincide affatto con le testuggini attualmente in vita, che quindi appartengono a una nuova specie formalmente mai stata descritta e che necessita di un nuovo nome. La nuova analisi del DNA sulle ossa delle vecchie testuggini è stata recentemente pubblicata sulla rivista Heredity.

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La distribuzione delle varie specie di testuggini giganti delle Galápagos sulle varie isole. In alto a destra la posizione dei campioni raccolti nel 1906 e l’attuale popolazione di Punta Pitt. Jensen et al., 2022

La spedizione dell'Accademia delle Scienze della California che nel 1906 descrisse Chelonoidis chathamensis, esplorò soprattutto gli altopiani sud-occidentali dell'isola, dove raccolse i resti di cinque individui trovati morti in una grotta, e un sesto abbattuto in un altra località. I ricercatori dell'Università di Newcastle, dell'Università di Yale e della Galápagos Conservancy hanno analizzato il DNA di quei campioni oggi conservati nei musei e hanno scoperto che quello dei cinque individui della grotta è sufficientemente diverso da quelle in vita oggi da considerarle due specie distinte.

Questo significa che le circa 8mila testuggini che oggi vivono invece tra le pianure nord-orientali di San Cristóbal non possono più essere chiamate C. chathamensis, visto che sono un lignaccio distinto, e che necessitano di un nuovo nome e di una nuova descrizione formale. Chelonoidis chathamensis dovrà quindi essere utilizzato esclusivamente per le tartarughe della parte meridionale dell'isola che però, a quanto pare, potrebbero essere ormai estinte.

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Il DNA delle testuggini di San Cristóbal non coincide con quello dei campioni raccolti per descrivere la specie nel 1906 e sono quindi due specie differenti

Nessun individuo analizzato e attualmente in vita sembra infatti discendere dalla popolazione a cui appartenevano gli esemplari raccolti nel 1906, che furono quasi tutti uccisi dai balenieri e dai coloni all'inizio del XX secolo. La Chelonoidis chathamensis originale è quindi molto probabilmente estinta, anche se non è da escludere che qualche esemplare possa nascondersi tra le altre testuggini presenti a San Cristóbal, come è successo di recente per un'altra testuggine delle Galápagos, quella di Fernandina, ritrovata sempre grazie al DNA dopo oltre 100 anni.

San Cristóbal aveva quindi non una ma due specie distinte di testuggini che vivevano insieme, una negli altopiani e un'altra nelle pianure, separatesi molto probabilmente milioni di anni fa quando il livello del mare spaccò in due l'isola e le popolazioni. I ricercatori stanno cercando di raccogliere altro materiale genetico per chiarire meglio sia lo stato tassonomico delle tartarughe dell'isola, che il rapporto di parentela con il nuovo (vecchio) lignaggio appena scoperto.

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Le due popolazioni potrebbero essere separate quando l’innalzamento del mare spacco in due l’isola. © James Gibbs – Galápagos Conservancy

Gli autori ci tengono a sottolineare che senza i campioni conservati nei musei questa importante scoperta non sarebbe mai stata possibile ma soprattutto che il valore di queste collezioni e di tutte le informazioni che ancora custodiscono potrebbero un giorno essere decisive per spiegare come sia avvenuta la colonizzazione delle varie isole da parte delle testuggini.

Una storia di conquista ecologica ed evoluzionistica che a partire dal viaggio di Charles Darwin alle Galápagos, avvenuto nel 1835, non smette mai di stupire.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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