La sua pet mate muore in casa, Pitbull abbaia e avvisa i vicini

Ha abbaiato disperato per ore, attirando alla fine l’attenzione di alcuni condomini che hanno chiamato il 112. Troppo tardi, purtroppo, per salvare la sua pet mate. La storia arriva da Jesi, nelle Marche, e ha al centro una donna di 59 anni, trovata morta nel suo appartamento, e il Pitbull con cui condivideva la vita.

A trovare la donna ormai senza vita in un’abitazione di viale Cavallotti sono stati i Vigili del Fuoco e gli operatori della Croce Gialla di Jesi. A chiamarli i vicini di casa della donna, preoccupati dopo giorni in cui non la vedevano uscire a passeggio con il cane. Hanno quindi iniziato a telefonarle e a suonare al campanello, ma dall’appartamento arrivavano solo gli abbai del Pitbull. A quel punto è scattata la telefonata al numero unico di emergenza, nel timore che la donna potesse essersi sentita male.

Quando gli operatori del 118 sono arrivati sul posto hanno bussato e suonato, ma nessuno è venuto alla porta e dall’interno continuavano ad arrivate i latrati del cane. Sono stati quindi chiamati i pompieri, che hanno aperto l’appartamento. All’interno la tragica scoperta: la donna era sdraiata sul pavimento della camera da letto, morta da qualche giorno, il cane al suo fianco. A ucciderla un malore.

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di Salvatore Ferraro

Gli operatori sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso e avvisare le forze dell’ordine. Il cane è stato invece affidato ai vicini di casa, che si sono messi a disposizione per ospitarlo in attesa di capire a chi verrà affidato. Stando alle prime informazioni la donna non aveva parenti stretti ed era vedova, quindi per lui, salvo che qualcuno non si faccia avanti per adottarlo, la sistemazione sarà al canile comunale.

Anche se sono spesso vittime di forti pregiudizi, i Pitbull sono si legano moltissimo ai loro compagni umani e definirli fedeli non sarebbe abbastanza, sono proprio umano-centrici, legatissimi al loro umano di riferimento. Lo hanno spiegato in un video la veterinaria Elena Garoni e l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio, entrambi membri del comitato scientifico di Kodami.