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25 Gennaio 2024
11:46

La storia di Wendy, la Labrador che ha allattato sei gattini abbandonati: «La sua generosità era unica»

La Labrador Wendy ha allattato per tre mesi sei gattini abbandonati. Ora non c'è più, ma i suoi umani non la dimenticheranno mai: «Ci manca ogni giorno».

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Cane Labrador Wendy allatta gattini

Ha preso con sé i gattini abbandonati che la sua famiglia aveva recuperato e li ha allattati per tre mesi. Come se fossero i suoi cuccioli. Per Wendy, una Labrador, erano solo dei piccoli che avevano bisogno di cure.

«Perché lei era così: un cane affettuoso e speciale che ci manca ancora tantissimo». A raccontare questa storia a Kodami è Alessandra Atzei, la pet mate di Wendy che ha contattato la nostra redazione per ricordare la sua amata Labrador, scomparsa nel 2018 all’età di 14 anni.

Wendy viveva a Cagliari con la sua famiglia: «L’avevamo adottata quando mio figlio era piccolo perché crescessero insieme e sono stati sempre legatissimi. Dormivano insieme».

Ma la grande generosità di Wendy si è mostrata, in particolare, in occasione di un evento che Alessandra, ancora oggi, si commuove a raccontare: «Mio figlio è tornato a casa da un giro in bici con sei gattini che aveva trovato in strada, abbandonati – spiega –. Erano molto piccoli, ci siamo subito adoperati per nutrirli, abbiamo comprato un latte apposito e li abbiamo sistemati in una cesta».

Il giorno dopo, però, accade qualcosa di inaspettato: i sei piccoli non erano più nella loro cesta. «Li abbiamo cercati per tutta la casa – spiega Atzei –. Alla fine, con grande sorpresa, li abbiamo trovati. Erano tutti e sei nella cuccia di Wendy, stretti a lei. Mi sono avvicinata e ha ringhiato, come se avesse voluto proteggere i suoi piccoli».

Wendy cane Labrador allatta gattini

La cosa più sorprendente, però, è stata un’altra: «Wendy ha allattato i piccoli come se fossero davvero figli suoi. Nonostante avesse già dieci anni e fosse stata sterilizzata ha avuto latte per nutrire i gattini per tre mesi, per poi svezzarli. Siamo rimasti senza parole».

La dottoressa  Eva Fonti, medico veterinario e membro del Comitato scientifico di Kodami, spiega come sia potuto accadere un fatto simile: «La sterilizzazione non incide sull’allattamento. È, invece, la prolattina prodotta dall’ipofisi, una ghiandola presente nel cervello, che stimola e mantiene la lattazione. Può capitare, dunque, che cagne e gatte sterilizzate producano latte. I gattini, probabilmente, si saranno attaccati ai capezzoli di Wendy, aumentando i livelli di prolattina nel suo sangue e stimolando la produzione di latte».

Grazie alle cure di Wendy i gattini sono cresciuti sani e forti: «Due sono rimasti con noi, mentre gli altri quattro li abbiamo dati in adozione – chiarisce Atzei – Non dimenticherò mai la mia Wendy circondata da quei piccoli felini, così attenta, amorevole e premurosa. Era unica».

Una storia simile a quella di Kona, una cagna di 7 anni che vive a New York insieme alla sua compagna umana, Asa. Insieme, le due collaborano con un rifugio della città, offrendo uno spazio momentaneo per i cuccioli recuperati dalla strada e in attesa di adozione. Nel corso degli anni, Kona è diventata la madre adottiva di centinaia fra cani e gatti.

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Giulia Argenti
Giornalista
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