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22 Novembre 2021
15:22

La storia di Arancino, “detto Cino”, e dell’amore per l’ultima umana arrivata in famiglia

Il racconto di Rossella Gallo, una nostra utente con un gatto rosso, Arancino, che è tutto un programma. Questo micio si è follemente innamorato dell'ultima umana arrivata in famiglia e Rossella ci ha raccontato la sua storia.

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«Io sono una grande amante degli animali e ho sempre avuto un debole per i gatti rossi», comincia così il racconto di Rossella Gallo, una nostra lettrice che convive con un gatto rosso che è tutto un programma: Arancino, così hanno deciso di chiamarlo in famiglia "allargata" composta da quattro gatti e quattro umani, di cui due sotto i 9 anni.

Arancino è arrivato due anni fa: «L’abbiamo trovato tramite un annuncio di un'associazione su Facebook – spiega Rossella – Seguivo la loro pagina da tempo, ma non avevo intenzione di adottare un altro gatto (ne avevo già due!) finché un giorno, a fine 2018, mi colpisce questo musetto in una foto e il post che l'accompagnava: "Arancino tipo atletico di 6 mesi, in attesa di una adozione pronto a partire con una staffetta dalla Calabria"». Insomma, una bella responsabilità per Rossella e per la sua famiglia.

Proprio sulle staffette e su quanto sia importante un'adozione consapevole, Kodami ha pubblicato un'inchiesta, anche in video, per il format "L'ora blu". Abbiamo spesso sottolineato sulle nostre pagine, infatti, come ci siano volontari capaci che fanno dei percorsi di adozione anche a distanza sia per cani che per gatti e che le staffette, se ben fatte dal punto di vista del benessere animale e delle leggi da rispettare, sono una metodologia che consente a soggetti che non avrebbero trovato adozione di poter entrare a far parte di famiglie che li rispettano e li amano. Il racconto di Rossella conferma che nel suo caso l'associazione con cui ha avuto a che fare ha svolto tutto in massima sicurezza per l'animale e gli adottanti, lontano dunque da quella forma di "amore" che, purtroppo, a volte non salva ma rende la vita più difficile sia ai gatti che ai cani e non ultimi alle persone che li aspettano dall'altra parte del Paese.

«Abbiamo riflettuto molto e alla fine ci siamo decisi. Così ho contattato l'associazione, mi hanno inviato foto e video del gatto insieme alla ragazza che se ne stava occupando e ormai non avevamo più dubbi: doveva entrare a far parte della nostra famiglia», ci racconta Rossella. A quel punto, le volontarie dell'associazione hanno raggiunto Rossella a casa sua, a Torino: «Ci siamo incontrati a casa con le ragazze dell’associazione che hanno controllato che casa nostra fosse in sicurezza e, insomma, hanno visto che tipo di persone eravamo e prima di salutarle avevamo già firmato i moduli per il preaffido!».

«Arancino è arrivato a fine gennaio. Io ero preoccupatissima per il lungo viaggio che avrebbe dovuto affrontare. Insomma, Reggio Calabria – Torino, i chilometri sono tanti! Ma per fortuna è andato tutto bene – spiega ancora Rossella – Ci siamo visti nel punto di incontro stabilito in una gelida domenica di gennaio con i ragazzi della staffetta e una referente dell’associazione. Ci hanno consegnato il trasportino e lo abbiamo caricato in macchina. Arancino ha rivolto lo sguardo verso di me e si è messo a miagolare e a farmi le fusa come se ci conoscessimo da sempre».

Una volta arrivati a casa però, un'altra sorpresa: «Abbiamo rispettato i suoi tempi per farlo ambientare… circa 10 minuti», ci scrive Rossella accompagnando il messaggio con una faccina che ride. Non si aspettavano assolutamente che Arancino si sarebbe sentito così a suo agio dal primo istante. Neppure il tempo di mettere piede in casa ed eccolo lì, già sdraiato sul divano a rilassarsi.

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Non è tutto rosa e fiori però: «Ha davvero un bel carattere! Infatti per la sua adozione hanno selezionato con molta cura i possibili adottanti perché è un gatto davvero speciale, sarebbe stato un peccato se fosse finito in mani sbagliate», spiega Rossella.

C'è voluto tanto impegno, tanto tempo e, soprattutto, tanta pazienza, ma alla fine tutti, umani e gatti, hanno trovato una propria dimensione di convivenza serena rispettandosi reciprocamente. A questo punto, sorge spontanea una domanda: con i bambini è stato semplice?

«Ho un figlio grande di 8 anni, Mattia, e la piccola Melissa ha 3 mesi. Mattia è cresciuto insieme ai gatti e gli abbiamo insegnato sin da subito il rispetto per gli animali, quindi non ha mai neppure tirato una volta la coda ai gatti. Arancino lo adora, ha preso fissa dimora sul suo letto la sera. Invece con la piccola è stato amore a prima vista: non appena Melissa è arrivata a casa dall’ospedale, Arancino voleva entrare nella sua culla per dormirci assieme… lui un bel gattone enorme e lei nata da soli 3 giorni. Ci abbiamo lavorato un po’, ma ora ha capito quanto deve essere delicato in sua presenza. Infatti adesso si accoccola discretamente al suo fianco. Per adesso le fa da bodyguard, ma ho il sospetto che stia solo aspettando il momento in cui la piccola sarà in grado di aprirgli le scatolette di cibo!», conclude Rossella.

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Fonte | Rossella Gallo

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