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27 Luglio 2022
15:09

La siccità fa strage dei conigli selvatici dell’isola sarda di Mal di Ventre

L'allarme arriva dai volontari dell'Oipa, che nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo trovando numerosi animali senza vita, uccisi dalla combinazione di calore e siccità.

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La siccità che da mesi ormai assedia tutta Italia, unita alle temperature sopra la norma, sta uccidendo i conigli selvatici nani dell’isola di Mal di Ventre, in Sardegna. L’allarme arriva dai volontari dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) locale, che stanno cercando di arginare la strada mettendo a disposizione acqua e cibo pur fronteggiando una serie di intoppi burocratici.

Per sfamare i conigli e per installare mangiatoie e punti di abbeveraggio, infatti, sono necessarie specifiche autorizzazioni da parte delle istituzioni, visto che l’isola fa parte dell’Area Marina Protetta della penisola del Sinis. La situazione è però molto grave, come hanno potuto vedere i volontari dell’Oipa durante un sopralluogo.

«Appena sbarcati, il 24 luglio mattina, abbiamo avvistato già sulla costa diverse tane di conigli: a un occhio allenato non sfugge che sono tane utilizzate di recente e un po’ ci rincuoriamo sperando di avvistarne qualcuno e verificarne lo stato di salute – ha raccontato Roberto Fadda, delegato dell’Oipa di Oristano – Dopo esserci spostati di qualche metro nell’entroterra, ci troviamo davanti a decine di corpi senza vita di conigli e centinaia di ossa sparse in un’area dov’è evidente il passaggio e lo stazionamento dei conigli. A quel punto abbiamo individuato diverse tane dove i conigli hanno cercato riparo. Qui la vegetazione è bassissima, e abbiamo individuato due zone in cui sono presenti diversi esemplari. In quel punto abbiamo lasciato acqua e cibo, consapevoli che non sarà quello che li salverà date le elevate temperature. In un successivo passaggio abbiamo visto che i piccoli avevano mangiato e bevuto».

In questi giorni in Sardegna le temperature superano infatti i 40 gradi, e i piccoli soprattutto rischiano la morte per la combinazione di calore e siccità. L’Oipa ha quindi lanciato un appello alle autorità affinché adottino provvedimenti a tutela dei conigli selvatici dell’isola Mal di Ventre, chiedendo anche di poter contribuire posizionando abbeveratoi e rastrelliere con il cibo: «Ci occorrono autorizzazioni speciali, anche per il raggiungimento più agevole dell’isola – spiega ancora Fadda – Possiamo fermare la moria dei conigli nani di questa piccola isola di un chilometro per due, patrimonio di biodiversità. Ma abbiamo bisogno di avere i supporto delle istituzioni. Attendiamo una risposta».

L’isola Mal di Ventre è raggiungibile dai porti del golfo di Oristano: dista cinque miglia da Capo Mannu, e fa parte dell’Area Marina della Penisola del Sinis, nel territorio di Cabras. Si sviluppa su 85 ettari di distesa granitica pianeggiante, è lunga due chilometri e mezzo e larga massimo uno, ed è popolata non soltanto da conigli, ma anche da tartarughe terrestri. È inoltre un punto strategico per la nidificazione di uccelli come il falco della regina, il marangone dal ciuffo, berte e gabbiani. È stata istituita Area Marina Protetta nel 1998, con l’affidamento della gestione al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e al Comune di Cabras, che si impegnano a proteggere la biodiversità di un’ecosistema tanto bello quanto fragile, minacciato non soltanto dai cambiamenti climatici ma anche dall’uomo.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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