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14 Dicembre 2023
11:48

La più antica sella per cavalli dell’Asia orientale fa luce sulle origini dell’equitazione

Un'antica sella per cavalli trovata nelle praterie della Mongolia occidentale ha aiutato gli storici a capire quando le selle moderne cominciarono a diffondersi in Asia e in Europa.

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Un team archeologici mongoli, americani e cinesi ha sottoposto all'esame del radiocarbonio un'antica sella per cavalli trovata nelle vaste praterie della Mongolia occidentale, uno dei luoghi più difficili e inospitali del Pianeta. Il loro sospetto era che il reperto in questione fosse tra i più antichi ritrovamenti di sella con telaio mai realizzati dall'uomo, anche perché era costruita con una tecnologia particolarmente arcaica e scomoda, sia per il cavallo che per il cavaliere.

E da quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Antiquity dell'Università di Cambridge, i risultati hanno confermato che la sella è stata realizzata fra il 267 e il 535 d.C., diventando così la più antica sella "vera" nell'Asia orientale. La sella è considerata dagli storici l'invenzione più importante della storia della cavalleria, in quanto consente ancora oggi al cavallo di trasportare pesi maggiori e al cavaliere di aver un miglior controllo del suo equilibrio mentre cavalca, fornendo enormi vantaggi per molte società dell'Eurasia.

Questa sella in particolare è stata trovata all'interno di un corredo funerario in una grotta della regione di Urd Ulaan Uneet, in Mongolia, e secondo gli esperti  rientra perfettamente nel contesto storico-sociale proposto per spiegare le evoluzioni tecnologiche vissute nei secoli dall'equitazione. Come le attuali popolazioni mongole, anche i popoli che abitavano all'epoca la regione dell'Asia centrale erano infatti dei grandi allevatori di cavalli, tanto che secondo alcune ricostruzioni storiche è a questi popoli che si deve l'invenzione di molti strumenti ancora oggi utilizzati per la pulizia e la gestione dei cavalli.

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Un'ulteriore analisi chimica dei materiali usati per la realizzazione della sella ha anche indicato che questi antichi popoli utilizzavano la pelle dei loro stessi cavalli domestici e del legno ottenuto dalle betulle locali. Inoltre altre selle, leggermente più recenti, dimostrano anche come i popoli mongoli furono tra i primi a usare staffe metalliche, anche in campo militare.

D'altronde il periodo in cui è stata realizzata corrisponde all'ascesa del Khaganato Rouran, una potente "confederazione imperiale" di stirpe proto-mongolica, che oltre a conquistare gran parte delle regioni oggi parte della Mongolia e alla Cina settentrionale, spinse anche altri popoli – come gli Unni – a spostarsi verso Occidente, in direzione dell'Impero Romano.

«L'introduzione di queste selle fornirono anche a loro dei nuovi miglioramenti nel combattimento equestre, che potrebbero aver contribuito pesantemente sulla capacità di spostamento di questi popoli nomadi e alla formazione delle prime comunità delle steppe – sottolineano gli autori della scoperta – I nostri risultati sollevano quindi la possibilità convincente che l'ascesa del Khaganato sia stata aiutata dalla supremazia tecnologica legata all'uso precoce di selle con telaio e all'introduzione di staffe metalliche».

Gli esperti, infine, sottolineano anche come l'introduzione di questi strumenti per l'equitazione si rivelò fondamentale anche per altre attività della vita quotidiana, non solo per gli spostamenti e i combattimenti a cavallo. Furono infatti determinanti anche nel campo dell'allevamento e dello sviluppo agricolo, che per quanto limitato in Asia centrale diveniva via via sempre più importante spostandosi verso i grandi distretti agricoli dell'attuale Russia e della Cina.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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