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La Scozia è l'unico luogo nel Regno Unito dove è ancora presente il gallo cedrone (Tetrao urogallus), ma la popolazione conta solo 542 uccelli. Come ogni anno, sono stati osservati i maschi durante la competizione per l’accoppiamento nei lek (le aree in cui si riuniscono) e nell’ultimo report pubblicato sono stati individuati 19 esemplari in più dell’anno precedente: è la prima volta in 8 anni che la popolazione è in aumento. Secondo gli studiosi le popolazioni interessate si trovano nel Cairngorms National Park e nelle Highlands.
Il gallo cedrone è un grosso uccello che abita le zone fredde di Europa e Asia. Si tratta di una specie che presenta dimorfismo sessuale, infatti maschi e femmine sono molto diversi tra loro: i primi hanno il piumaggio principalmente nero con riflessi verdi e una macchia rossa attorno all’occhio, una coda arrotondata che aprono a ventaglio ed emettono un tipico richiamo dal suono particolarmente grave; le femmine, invece, sono più piccole e presentano un piumaggio striato di bianco, rossiccio e marrone. L’areale originario di questa specie è rimasto pressoché invariato negli anni ma gli avvistamenti sono diventati decisamente più rari. In Italia la specie è estinta sulle Alpi occidentali, mentre è ancora presente tra i 1.200 e i 1.700 metri, in boschi di conifere nelle zone montuose di Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli.
Nonostante sia un animale in grado di resistere a gelidi inverni e forti nevicate, la sua presenza in Europa è in costante diminuzione e le popolazioni stabili si trovano per lo più in Scandinavia e Russia.
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Il gallo cedrone si è estinto in Gran Bretagna nel 1780 e l’intera popolazione scozzese discende da uccelli reintrodotti dalla Svezia nel XIX secolo. Per questo motivo la diversità genetica della specie in quest'area era bassa ed erano state suggerite nuove reintroduzioni, ma gli ultimi studi hanno mostrato che non era questa la causa della riduzione del numero degli esemplari. A essere invece un problema per la sopravvivenza del gallo cedrone sono state la costante perdita di habitat e il disturbo umano, soprattutto durante le stagioni riproduttive.
Al gallo cedrone in Scozia erano stati dati appena 30 anni di sopravvivenza prima di una seconda estinzione sul territorio britannico e l’inatteso aumento della popolazione verificatosi questa primavera è stato accolto con entusiasmo dal governo scozzese, che ha chiesto alle autorità del parco nazionale di Cairngorm e a NatureScot (l’ente pubblico del governo scozzese che si occupa di natura e fauna) di mettere in atto, insieme, un piano d'azione per la conservazione per questi uccelli.
«Il gallo cedrone è sull'orlo dell'estinzione in Scozia, tuttavia una nuova ricerca mostra che c'è speranza per la specie», ha dichiarato Lorna Slater, ministro della biodiversità. «So quanto lavoro è già stato fatto per proteggere uno degli uccelli più iconici della Scozia e non possiamo lasciare che questi sforzi siano vani». Anche la RSPB (Reale società per la protezione degli uccelli) ha affermato che sosterrà i nuovi progetti volti a migliorare la conservazione del gallo cedrone in Scozia.
