Incontro insolito per la biatleta Dorothea Wierer: in pista c’è un gallo cedrone

Si stava allenando sulla pista di fondo di Lavazè, in Trentino, quando all'improvviso davanti alla biatleta Dorothea Wierer è apparso un bellissimo gallo cedrone. La pluricampionessa ha ripreso la scena e poi ha cambiato strada e si è allontanata senza fretta per non disturbare o provocare l’animale.

6 Febbraio 2024
18:32
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Stava allenandosi con gli sci di fondo sulle piste di Passo Lavazè, nel comune di Varena in provincia di Trento, e mai la biatleta Dorothea Wierer si sarebbe aspettata di fare un tale incontro: sì, perché sulla neve è apparso un bellissimo gallo cedrone. La pluricampionessa ha ripreso la scena e poi in maniera saggia ha cambiato strada e si è allontanata senza fretta per non disturbare o provocare l’animale.

Un incontro sicuramente inatteso per l’altoatesina, ma l'uccello aveva già sorpreso i giorni precedenti diversi sciatori, anche loro pronti a immortalare la scena insolita. Il maestoso animale, infatti, è stato visto più volte fermarsi a bordo pista a guardare i passanti: un comportamento anomalo, a detta degli esperti, per un animale normalmente schivo e difficile da avvistare. La forestale, infatti, considerando questo suo apparire molto inconsueto, ha consigliato di non cercare di avvicinarlo, perché anche le reazioni potrebbero essere anomale.

In ogni caso non è la prima volta che il gallo cedrone si affaccia sulle piste: l’anno scorso, infatti, era apparso vicino a Bruneck verso la fine di aprile, quando la stagione degli sciatori era quasi terminata e quando, invece, per lui era il momento di entrare nel vivo di quella degli amori. Avvistare oggi un gallo cedrone non è cosa così frequente: le esigenze di questa specie per quanto riguarda l’habitat sono molto elevate perché hanno bisogno tipicamente di un bosco molto strutturato dove siano presenti alberi per dormire e per riposare, ma anche uno strato di arbusti, nonché sole a sufficienza. Inoltre, il gallo cedrone è molto sensibile a vari elementi di disturbo, in particolare quelli causati dall’uomo.

Ssulle Alpi italiane il gallo cedrone è presente con pochissimi esemplari in Lombardia, in Friuli Venezia Giulia con popolazioni ancora vitali ma in diminuzione e, infine, in Trentino. Abbondantemente al di sotto, in quasi tutti i siti monitorati, del valore di densità ideale, il gallo cedrone nel nostro Paese si trova attualmente in uno stato di conservazione ampiamente insoddisfacente.

A conferma dello status problematico della specie e del suo pregio naturalistico e sociale, la specie è protetta da diverse normative europee e nazionali, dalla Convenzione di Berna alla Direttiva Uccelli. Tuttavia, nonostante la volontà internazionale di una sua conservazione, negli ultimi decenni la specie ha subito una continua e importante contrazione in molte aree d’Europa.  Alcune popolazioni rimaste isolate si sono definitivamente estinte in Irlanda, in Belgio e in alcune regioni della Francia e della Germania; sola eccezione di un diffuso trend negativo sono le popolazioni scandinave che pare mantengano consistenze soddisfacenti.

Le cause di decremento del gallo cedrone, come peraltro quelle degli altri tetraonidi alpini, vanno ricercate considerando da un lato le esigenze ecologiche della specie, estremamente precise e definite, dall’altro le pressioni di origine naturale e antropica a cui essa stessa e il suo habitat sono sottoposti. Più nello specifico, la progressiva perdita, degradazione e frammentazione dell’habitat, il disturbo antropico legato soprattutto ai flussi turistici, l’eccessiva pressione venatoria, i cambiamenti climatici ed altri fattori naturali.

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Simona Sirianni
Giornalista
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