video suggerito
video suggerito
24 Agosto 2021
17:59

La moda che dice basta alle pellicce: anche Oscar de la Renta diventa fur free

Continuano ad aumentare le grandi maison di moda che dicono stop alle pellicce nello proprie collezioni. E dopo Giorgio Armani, Gucci, Valentino, Versace e molti altri, anche Oscar de la Renta annuncia che dal prossimo ottobre non farà più uso di prodotti o sottoprodotti animali. Grande soddisfazione degli animalisti.

9.975 condivisioni
Immagine

Fortunatamente continuano ad aumentare le grandi maison di moda che dicono stop alle pellicce nelle proprie collezioni. E dopo Giorgio Armani, Gucci, Valentino, Versace e molti altri, anche Oscar de la Renta svolta e annuncia che dal prossimo ottobre non farà più uso di prodotti o sottoprodotti animali. Un vero colpo di coda per la griffe dello stilista defunto, che nella pelliccia vedeva uno dei suoi capi cult.

Grande soddisfazione degli animalisti che vedono finalmente qualche risultato dopo anni di battaglie contro la crudele e macabra industria delle pellicce. E canta vittoria soprattutto la PETA, le cui proteste, comprese torte alla crema di tofu lanciate con cura durante le sfilate dello stilista, hanno finalmente ottenuto giusto riconoscimento. Anche se, come spiegano dall’associazione sul loro sito «nulla può riportare indietro i tanti animali che sono stati fulminati, gasati o uccisi in altro modo per il profitto». Ma non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta.

Ormai tutti i big della moda stanno prendendo le distanze dall’industria delle pellicce, consapevoli della continua crescita di consapevolezza da parte dei consumatori e di un loro sempre maggior rispetto nei confronti degli animali e della sostenibilità del Pianeta. Il business delle pellicce non paga più come un tempo e quindi si cercano alternative valide più etiche e più rispettose dell’ambiente.

Tra chi invece, da subito ha puntato su una filosofia animal free, c’è  Stella McCartney, la stilista che da vent’anni propone una moda sostenibile e completamente vegan. La campagna della sua collezione Autunno 2021, "Our Time Has Come", mette in immagini la sua visione di come dovrebbero vivere davvero gli animali: liberi tra gli esseri umani.

L’obiettivo è lanciare un messaggio di uguaglianza "animals are equals", ma anche di sostenere la petizione “Stop Deadly Fur” della Humane Society International (HSI), per porre fine al crudele commercio di pellicce, non solo nel Regno Unito ma in tutto il mondo «perché – dice Mc Cartney – la barbarie non ha confini». Uno sforzo fondamentale per portare una coscienza nell'industria della moda.

La condizione degli allevamenti di visoni in Italia

Sono 53 milioni i visoni che ogni anno muoiono ancora negli allevamenti, dove vivono in condizioni di vita miserabili dentro gabbie strette e sporche, nell’attesa solo della morte. Dopo la scoperta della trasmissibilità del virus del Covid-19 agli umani, il ministro della Salute Speranza ha firmato un’ordinanza che blocca gli allevamenti per tutto il 2021.

Ma li blocca soltanto. Questo significa che, al momento, una volta che sarà terminato questo periodo, gli allevamenti potranno essere riaperti e ripopolati. In Italia sono ben sei gli stabilimenti dove si allevano ancora visoni. La Peta chiede costantemente che la chiusura divenga definitiva e il divieto alla riapertura di nuovi allevamenti diventi permanente.

Avatar utente
Simona Sirianni
Giornalista
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views