20 Settembre 2022
15:15

La caccia al trofeo e quella “al leone in scatola” non piacciono più ai sudafricani

Secondo l'indagine condotta da Humane society international/Africa, il 68% dei sudafricani si oppone alla pratica della caccia al trofeo e il 65% è completamente contraria alla pratica della caccia al leone in scatola.

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La caccia al trofeo non piace più ai cittadini sudafricani. È questo il sorprendente risultato di un sondaggio commissionato dall'organizzazione Humane society international/Africa.

Secondo l’indagine, il 68% della popolazione (+12% rispetto al 2018) si oppone a questa orribile pratica e si oppone anche alla cosiddetta caccia al leone in scatola (canned hunting), una pratica agghiacciante che consiste nello scegliere il “proprio” leone da uccidere da un catalogo, poi andare sul posto e ammazzarlo all'interno di un recinto.

Inoltre, l’opinione pubblica è contraria anche alla caccia al trofeo di specie specifiche, tra cui rinoceronti neri, elefanti e leopardi. Secondo Matthew Schurch, specialista della fauna selvatica per HSI/Africa, questa uccisione insensata di animali selvatici non solo è immorale e crudele, ma è anche una vergogna per il Sudafrica.

E l’opposizione che continua a crescere, mostra chiaramente quanto il Governo sudafricano non sia al passo con l’opinione pubblica, visto che permette ancora che le persone caccino gli animali selvatici per abbellire le proprie case.

Tornando alla rilevazione, i principali risultati mostrano che, come detto il 68% dei sudafricani si oppone completamente o in qualche misura alla pratica della caccia al trofeo, con un aumento rispetto al 56% dell’analogo sondaggio effettuato nel 2018.

E che il 65% dei sudafricani si oppone completamente o in qualche misura alla pratica della caccia al leone in scatola, con un aumento rispetto al 60% dell’analogo sondaggio del 2018.

Inoltre, come spiegato da Martina Pluda, direttrice per l’Italia di HSI/Europe, questi nuovi sondaggi evidenziano anche quanto sarebbe importante per i cittadini sudafricani che sia i Paesi esportatori sia quelli importatori, di cui fa parte anche l’Italia, si attivassero con azioni concrete, come fermare il proprio coinvolgimento in questa pratica macabra e dannosa vietando l'importazione.

E, proprio parlando del nostro Paese, non facciamo una gran bella figura. Nonostante, infatti, l’89% degli italiani sia contrario a questa pratica, il Sudafrica è il quarto paese di origine di tutti i trofei di caccia importati in Italia.

Secondo un rapporto pubblicato da HSI/Europe, sono ben 322 i trofei di caccia di 22 specie protette a livello internazionale importati in Italia tra il 2014 e il 2018.

Numeri che hanno reso il Paese il primo importatore di trofei di ippopotamo (145) nell’UE e il quarto importatore di trofei di leone africano di origine selvatica.

Humane society international si sta impegnando su questo fronte incoraggiata da una sentenza dell’aprile 2022 emessa da un tribunale sudafricano in cui viene affermato che le quote di caccia e di esportazione per leopardi, rinoceronti neri ed elefanti previste dal paese per il 2022 potrebbero essere invalide e illegali. Una sentenza che sprona l’organizzazione ad andare avanti in questa battaglia.

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Simona Sirianni
Giornalista
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