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La Regione Campania ha approvato una nuova legge sugli Interventi Assistiti con Animali (Iaa). «La legge regionale sugli interventi assistiti con animali prevede l'inserimento degli animali nelle dinamiche tese a migliorare la salute e il benessere delle persone. L'ausilio degli animali da compagnia apporta una serie di benefici in ambito educativo e riabilitativo a chiunque si trovi nella condizione di dover essere assistito o di dover intraprendere un percorso di riabilitazione», spiega a Kodami Enzo Alaia, presidente della Commissione Sanità della Campania e firmatario della proposta di legge.
Un testo molto atteso in ragione del grande valore aggiunto degli animali nelle attività di supporto terapeutico, come sottolinea lo stesso Alaia: «Partiamo dal presupposto che da un punto di vista strettamente scientifico è stata più volte dimostrata la valenza dell'intervento degli animali da compagnia nelle terapie di riabilitazione. I pazienti, a contatto con gli animali, ottengono benefici che sono stati accertati da diversi punti di vista come gli stimoli visivi e sensoriali che portano ad instaurare un rapporto di empatia di cui possono beneficiare i pazienti, inducendoli a reagire positivamente alle terapie».
La legge coinvolgerà anche gli enti privati di formazione che potranno essere accreditati dalla Regione per formare tutti i professionisti e gli operatori di Iaa, avvalendosi di centri cinofili o di equitazione autorizzati. «Gli enti di formazione, che devono avere, ovviamente, delle caratteristiche ben precise, saranno chiamati a preparare le figure professionali coinvolte negli interventi assistiti con animali. La Regione dovrà accreditare tali enti, che potranno avvalersi dei centri cinofili e di equitazione purché a loro volta debitamente autorizzati. Lo standard, come capirà, deve essere elevato, al fine di rendere un servizio ai pazienti che sia efficace da ogni punto di vista, in particolare in termini di riabilitazione».
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Come stabilito dalle Linee guida nazionali elaborate dalla Conferenza Stato-Regioni, possono essere impiegate in queste attività alcune specie, tra le quali cane (Canis lupus familiaris), cavallo (Equus caballus) e asino (Equus asinus). Tuttavia, le linee guida hanno solo una mera funzione di indirizzo, le Regioni possono scegliere di legiferare liberamente, magari andando in ordine sparso. È quello che lamenta anche Franco Mutinelli, direttore Centro referenza nazionale Interventi assistiti con gli animali, che aveva segnalato proprio la frammentazione delle legislazioni regionali sugli IAA. Una previsione alla quale Alaia risponde che: «il rischio che si possa andare in ordine sparso può esserci solo se non si seguono pedissequamente le linee guida nazionali approvate dalla Conferenza Stato-Regioni. È vero, come sostiene Mutinelli, che tante normative regionali possono far emergere delle differenze nel modus operandi dei vari professionisti coinvolti negli interventi assistiti con animali. Tuttavia, queste differenze non dovrebbero mai essere sostanziali: l'obiettivo dell'efficacia delle cure va perseguito seguendo le linee guida nazionali. Ovviamente differenze troppo marcate dovrebbero indurre il legislatore nazionale ad adottare una normativa che valga per tutto il Paese, sempre nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 117 della nostra Carta Costituzionale».
