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29 Luglio 2021
10:11

In viaggio per il mondo accudendo gli animali di altri: ecco come fare

Il pet sitting apre le porte a viaggi bellissimi: si può soggiornare a costo zero, a patto di occuparsi di cani, gatti, pesci, furetti e qualsiasi altra specie. Una filosofia di viaggio che unisce due grandi passioni, viaggi e animali, già attiva da almeno vent’anni in Australia e in Gran Bretagna da qualche anno. In Italia è in fase embrionale, ma sta crescendo.

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Un tempo per andare all’estero gratis ci si proponeva come baby sitter in qualche famiglia che scambiava il servizio con vitto e alloggio. Oggi si tratta sempre di accudire qualcuno, ma questa volta sono animali. Sì il pet sitting, infatti, adesso apre le porte per fare viaggi bellissimi, soggiornando a costo zero a patto di occuparsi di cani, gatti, pesci, furetti e qualsiasi altra specie.

Una filosofia di viaggio che unisce due grandi passioni, viaggi e animali, e che è già attivo da almeno vent’anni in Australia, grazie al portale HouseCarers.com e in Gran Bretagna da qualche anno con TrustedHouseSitters.com. Queste piattaforme non fanno altro che mettere in contatto i viaggiatori e i pet mate. Per iscriversi ci vogliono pochi, ma determinanti requisiti: l’amore per gli animali e un minimo di esperienza nel loro accudimento e nel pet sitting. Per una registrazione sicura, vengono richiesti la carta di identità e la dichiarazione di non avere riportato condanne penali.

Una sorta di baratto, dove l’amore per gli animali deve essere alla base della scelta. Una volta arrivati ci si stabilirà nella casa di chi ha richiesto il servizio e si resterà per tutto il tempo in cui la persona o la famiglia sarà lontano. In cambio ci si prenderà cura del o degli animali di casa. Un’idea interessante che permette ai proprietari delle case di partire senza troppe preoccupazioni, visto che il loro amato animale non dovrà andare in pensione, ma potrà invece godersi la sua abitazione, il suo ambiente domestico. All’ospite permetterà di godersi la città prescelta senza alcuna spesa per il soggiorno. Ovviamente, più le recensioni saranno positive, più le possibilità di girare il mondo aumenteranno.

Per quanto riguarda i luoghi da poter visitare, non c’è che l’imbarazzo della scelta, c’è tutto il mondo: dalla Costa Azzurra all’Australia passando per la California, New York e i castelli di campagna inglesi. Non manca l'Italia tra le destinazioni e sempre più persone si stanno iscrivendo alle piattaforme. Questo modo di viaggiare alternativo sta cominciando a crescere anche nel Belpaese ma è ancora una fase embrionale: da noi il problema maggiore è la fiducia. Per diversi motivi, gli italiani sono piuttosto diffidenti, a differenza degli altri popoli, in particolare modo nei paesi nordici dove questo tipo di scambi è prassi. Il trend avrà successo solo se si riuscirà ad avere un atteggiamento di apertura anche nei confronti di sconosciuti e una delle due piattaforme, ad esempio, richiede un'iscrizione a pagamento anche come formula di sbarramento e in cambio appunto del servizio offerto di “certificazione” del servizio.

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Simona Sirianni
Giornalista
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